domenica 15 novembre 2009

2009 11 15 -la stampa - Emilio Barlocco - una riflessione sulla sicurezza


Ho letto la lettera di Emilio Barlocco: una riflessione sulla sicurezza.

Quando parla un esperto come lui è un piacere leggere, perchè quello che dice è improntato alla conoscenza ed alla logica.

"Tolleranza zero" è una cattivissima parola: significa che il sistema ha fallito, e che vuole impressionare la gente con una dimostrazione di muscoli.

Muscoli, non cervello.

Inizia parlando di tolleranza zero la lettera di Emilio Barlocco, e fa una disquisizione sul fatto che di fronte ad un problema quale la sicurezza stradale la pubblica amministrazione di solito reagisce imboccando la via più semplice, ovvero imponendo ancor più severi limiti di velocità e controlli autovelox, come se la velocità fosse l'unico e vero responsabile dei problemi.

Non si pone il problema della pericolosità di strade, dovuta a cattivo progetto, mancanza di manutenzione, cattiva segnaletica.
Esistono delle responsabilità a vari livelli: progettuali, di controllo tecnico e politico su questo.

Poi esiste anche un fatto ineluttabile, dice E.B.: "Non esiste un limite di velocità di sicurezza per l'ubriaco, il drogato, o per colui che è incapace nella guida, o semplicemente distratto". Contro questo si può far poco.

Quindi leggendo la sua lettera .... mi scappava la voglia di intervenire.

Bravo Emilio dico di cuore.

Quello che lui sostiene è anche suffragato dal parere di molti esperti di traffico che scrivono su riviste specializzate, quali Quattroruote, Motociclismo ed altre. Questi esperti parlano sempre di guida in sicurezza e mettono in guardia dai pericoli e dalle insidie.
Parlano di guida non spericolata ma difensiva, che tenga conto dei pericoli e li prevenga.
Ma prendersela sempre e solo con la velocità non è assolutamente corretto.

Vorrei anche porre l'accento sui limiti che spesso vediamo sulle nostre strade, limiti assurdi.
Lavori in corso: 20 km/h.
Autostrada Altare-Savona 70 km/h.
Quest'ultimo limite credo che ponga qualche ulteriore osservazione: è logico pagare una autostrada che ha un limite quasi da strada urbana?

E poi tra qualche giorno quando entrerà in funzione il tutor dovremo anche star bene attenti ad osservarlo quel limite! Quando l'autostrada Savona Priero era ad una sola corsia per senso di marcia, e molto pericolosa, molti preferivano il percorso Savona Voltri Alessandria Torino.

Quando fu completato il tratto di raddoppio Savona-Priero il traffico su questa arteria aumentò considerevolmente in funzione della sua acquisità appetibilità.

Non sarebbe il caso ora di pensare che il vecchio tracciato Savona-Priero su cui gravano questi pesanti limiti di velocità debba essere percorso a pedaggio zero fino a che la società autostrade realizzi un percorso con una velocità di percorrenza degno di una autostrada?

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