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giovedì 2 dicembre 2010

osservazioni: contrazione dei servizi ferroviari, aumento del costo del servizio TPL, sviluppo della rete stradale e del trasporto pubblico


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Vorrei fare alcune osservazioni su due tematiche scottanti, di attualità in questi giorni: la contrazione dei servizi ferroviari e l'aumento del costo del servizio TPL da una parte, lo sviluppo della rete stradale e del trasporto pubblico dall'altra. Due tematiche fortemente correlate.


Sentiamo troppo spesso da politici con scarsa conoscenza del trasporto pubblico, e con scarsa obiettività, fare affermazioni populistiche per invitare il cittadino a servirsi del trasporto pubblico, come se il cittadino volesse servirsi dell'auto o della moto per puro sfizio, e non per necessità. A Savona, chi abita e lavora in città, specie se in centro, potrebbe anche muoversi quasi esclusivamente a piedi. Da piazza Mameli all'università ci sono 3 chilometri: 40 minuti a piedi, 10 in bicicletta.


Diversa la situazione di chi abita nella fascia esterna o collinare, o dei comuni limitrofi, specie Albisola. C'è bisogno di un buon servizio pubblico, che invece coi tagli effettuati, con i costi maggiorati, e con i tempi di percorrenza che specialmente da levante sono inadeguati, non è attraente: ed allora è inevitabile il ricorso al mezzo privato.


Altra fascia di utenti sono i numerosi pendolari con Genova. La stazione di Savona ha un flusso di 6.200.000 passeggeri/anno ovvero 17.000 passeggeri al giorno (fonte regione Liguria - settore trasporti - anno 2006). Gli anni passati hanno visto un degrado del trasporto pubblico consistente. Mezzi indecorosi e lenti, viaggi con un grado di incertezza sull'orario di partenza ed arrivo irritante. In quaranta anni il tempo di percorrenza Savona Genova si è dilatato enormemente. Dal miglior tempo del treno di Limone 19 minuti, a 50 minuti minimi di oggi.


Se aggiungiamo il problema casa, che ha spinto molti savonesi ad andare ad abitare in Val Bormida, continuando magari a lavorare a Savona o Genova, appare chiaro come il quadro della mobilità nel savonese sia peggiorato di molto.


Ed allora credo che subito si possa, e si debba, porre mano ad un deciso miglioramento del trasporto pubblico, specie ferroviario, e specie nel ponente ligure. Treni efficaci, frequenti, metropolitani. Buone prestazioni, minori tempi. E' una strada irrinunciabile. E poi ridare anche alla linea Savona Torino appetibilità. Le infrastrutture ci sono. Bisogna usarle meglio.


Passando alla rete stradale credo che si debba agire in due modi: migliorare l'esistente e mettere in sinergia strade ed autostrade. Sul migliorare sono della stessa opinione di Michele Boffa che invita in primo luogo a migliorare le strade statali esistenti: chi conosce la statale di Sassello sa quanto sia tortuosa e poco sicura.


Stesso discorso per la Carcare-Bistagno, ed altre ovviamente. Con interventi di adeguamento queste strade porterebbero nuova attrazione verso il territorio, ed ovviamente ad un costo inferiore rispetto a nuove opere tipo la Albenga-Carcare-Predosa. Opere sicuramente da farsi, in prima priorità. Ma credo che la Albenga-Carcare non debba essere cestinata. Rivista. Ottimizzata nel percorso, nei costi.


Il turismo e l'economia del ponente hanno bisogno di accessibilità del territorio. Ma poi c'è il problema dei nodi. Che dire se da Stella ad Albisola impieghiamo 5 minuti per 5 chilometri e poi un'ora per 4 chilometri per raggiungere Savona? Che dire se da Varazze a Savona spesso non basta un'ora? La stessa "ora" che impone il tappo di Albisola!


Ed allora, riconosciuto il modesto contributo che fornirà la costruenda Aurelia bis, pur sempre utile, ma modesto, vorremmo porre in luce ancora una volta il casello Albamare e la sua funzione di sinergia strade ed autostrade.


Col casello Albamare gli oltre 13.000 veicoli che da Varazze vanno verso Savona, troverebbero una veloce alternativa casello di Celle Ligure-Albamare-funivie, saltando piè pari Albisola. Discorso simmetrico a ponente di Savona.


Tutti i mezzi diretti in centro-porto-ospedale potrebbero uscire alle funivie, allegerendo le strade a ponente di Savona. Ad Albisola ci sarebbe almeno metà del traffico attuale, e solo leggero.

domenica 24 ottobre 2010

2010 10 24 - Il servizio pendolare privato ARENAWAYS in partenza in tra TORINO e MILANO

In occasione del convegno METROPOLITANA LIGURE
invitammo anche Giuseppe Arena,
amministratore delegato di Arenaways.
In questi giorni parte il servizio.


martedì 8 dicembre 2009

2009 12 08 - un anno dopo - 2009 04 06 - sala rossa - metropolitana ligure

2009 12 08 - Metropolitana Ligure una chimera - Metropolitana Lombarda Piemontese Veneta Emiliana-Romagnola = CI STANNO LAVORANDO


Lo scorso 6 aprile 2009 in sala rossa chiedemmo una metropolitana ligure: via treni vecchi ed obseleti, dentro nuovi treni metropolitani per costituire un sistema ferroviario moderno ed efficace a servizio del territorio.
Risultato: compreremo un po' di locomatori da Bombardier e recupereremo vecchie carrozze da altri comparti ferroviari.
Non è questo che avevamo in mente!

2009 12 02 - la stampa - SAVONA - tre convogli ko in meno di un ora - ed altre lettere

2009 11 23 - la stampa - BRESSO - il nuovo orario taglia troppi treni - Moretti farebbe meglio a spendere i soldi del grattacielo per comprare i treni

2009 11 18 - economy - a Formigoni piace fare il ferroviere - 375 milioni - joint venture regione-stato

2009 11 17 - la stampa - oggi il taglio del nastro alla nuova Mongrifone

2009 11 09 - Sole24Ore - AnsaldoBreda alleata a Stadler

2009 11 07 - il Secolo - AnsaldoBreda-Stadler appalto da 200 milioni

2009 11 06 - ADN Kronos - Finmeccanica - ad Ansaldo Breda e Stadler ordine da 200 MLN

2009 11 02 - corriere del veneto - la regione si fa i treni in proprio

lunedì 23 novembre 2009

2009 11 17 - la stampa - oggi il taglio del nastro alla nuova Mongrifone


E' stata inaugurata, dopo anni di lavori la rinnovata stazione Mongrifone.

La stazione, seppur progettata da Pierluigi Nervi, è sempre stata funzionalmente molto carente.

A fronte di un monumentale atrio, e di esteticamente belle pensiline, la stazione ha sempre presentato forti carenza progettuali:

- Edificio monumentale che occupa un volume considerevole, quando tutto quello che contiene avrebbe potuto essere allocato sotto i binari allargando il sottopasso principale;
- Pensiline con sola funzione estetica e quasi nessuna positiva funzionalità: quando piove i passeggeri si bagnano completamente, anzi piove anche nel sottopasso
- sala di aspetto sul primo binario: un viaggiatore che tipicamente entra dalla galleria di vetro, va a prendere il biglietto in direzione opposta ai binari, va ad aspettare il treno nella sala sul primo binario, quando arriva il treno esce, scende nel sottopasso e risale al suo binario. Tutto rigorosamente senza scale mobili, senza ascensori.
- nessuna scala mobile, nessun ascensore
- sottopassaggio principale che non attraversa via Vittime di Brescia
- sottopasso secondario che neppure raggiunge via Vittime di Brescia, per cui chi esce di lì e vuole andare in via Vittime di Brescia deve raggiungere la stazione ed imboccare il sottopasso principale
- per accedere ai bagni è necessario salire alcuni scalini

A fronte di questi problemi sono state fatte alcune aggiunte:

- cupolini per le scale per proteggere chi sale dalla pioggia
- alcuni box di attesa treni sui binari
- piattaforma per disabili con necessità DI PRENOTAZIONE!!!!

Ma il "grande NERVI" ha mai fatto il pendolare?
Sembra proprio di no! Ad un pendolare che va sempre di fretta, serve:

- treno in orario (e lì veramente è SEMPRE competenza di TRENITALIA), magari PULITO!
- giornale, caffè
- il minimo percorso possibile
- una zona di aspetto possibilmente vicino al treno, e quindi magari sul binario stesso
- non prendere freddo, vento, acqua nè nel sottopasso, nè sul binario
- non avere barriere architettoniche evitabili
- se disabile, avere anche un ascensore che gli permetta di essere autosufficiente .... e quindi ....ABILE!

Per quanto riguarda il progetto, buona parte dei problemi si potevano risolvere con una stazione ricoperta da una cupola di vetro, come quella di Milano. E poi ricordare che barriere architettoniche, ascensori, ..... Sono stati inventati MOLTI ANNI FA!

Ed allora io penso che NERVI debba essere classificato non un buon progettista di stazioni, ma un progettista di cemento armato, un esteta di colonne e travi. Tutto quì.