martedì 27 gennaio 2009

Una metropolitana "VERA" anche per il ponente ligure


(*) E-mail inviata a:

Claudio Burlando presidente Regione Liguria ; "Carlo Ruggeri Assessore alla Pianificazione territoriale, Urbanistica, Infrastrutture e Logistica" ; Moreno Veschi assessore ai trasporti; Federico Berruti - Sindaco Di Savona
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Da molti anni il percorso ferroviario Savona-Genova subisce rallentamenti nei tempi di percorrenza nell'orario, ritardi e soppressioni sono ormai endemici, qualità dei materiali rotabili indegni di un popolo civile. Solleciti ad usare il mezzo pubblico sembrano uno schiaffo a chi il mezzo pubblico lo usa veramente. Soppressioni di fermate a Quiliano, quando il treno sosta 20 minuti a Savona, e quando fa tutte le altre fermate fino a Ventimiglia, sono incomprensibili per un cittadino della riviera di ponente (ad ovest di Voltri), estremamente gravose data la scarsità di mezzi pubblici specie nelle ore serali.
Pertanto sottoponiamo queste osservazioni ed un vigoroso sostegno all'idea di creare una "metropolitana Ligure" che comprenda anche l'area Savonese ed Imperiese.
Cordiali saluti
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Nell'ottobre 2008 avendo letto che le Ferrovie dello Stato stanno per dismettere a Genova 600.000 metri quadrati che torneranno alla città e che Genova sta studiando la fattibilità di altre stazioni metropolitane: Pegli Lido, Multedo, Sestri Ponente, Ovest, Erzelli-aeroporto, Nuova Cornigliano, Terralba terminal, Teglia, come savonese con 40 anni di esperienza da pendolare con Genova, mi sono preoccupato.

Mi sono preoccupato non per me, ma per gli altri, per la città di Savona. Nel 1967, quando ho iniziato a "pendolare", il tempo di percorrenza Savona-Genova era molto più contenuto che adesso, nonostante allora ci fosse un binario unico fino a Voltri: ad esempio il treno cosidetto "il Limone" partiva da Savona alle 7:56, Sampierdarena 8:19 (23 minuti) Brignole 8:34 (38 minuti). Nel frattempo si è costruito il secondo binario fino a Savona, si è trasformato la tratta da Voltri verso Genova in metropolitana, aumentando di molto i treni locali nell'area urbana genovese: i savonesi hanno visto crescere i tempi di percorrenza a dismisura.

Oggi i treni da Savona per Brignole impiegano da 1:04 a 1:09 ore. L'IC 0:51 ore: quasi lo stesso tempo di un treno locale, nonostante la maggiorazione di prezzo. E' assolutamente tecnicamente logico che ci sia così poca differenza di tempo di percorrenza: l'IC sta in coda ai locali, che battono il tempo.
Vidi un grave pericolo dovuto alla costruzione delle nuove stazioni solo nell'area genovese, un pericolo per i pendolari savonesi, naturalmente: è evidente che provocheranno un ulteriore allungamento del tempo di percorrenza Savona Genova.

Chiesi all'assessore Ruggeri di prendersi cura di questo problema. La metropolitana genovese Voltri-Brignole è cresciuta a scapito del traffico a più lunga percorrenza. Bisogna urgentemente mettere in cantiere opere e treni che consentano ai savonesi di avere un servizio ferroviario degno: tempi come nel 1970, treni con frequenza, tempi di frenata-sosta-accelerazione degni di una metropolitana, perchè poi questo è, o meglio dovrebbe essere, la tratta Savona Genova.

Scrissi (*) all'assessore all'urbanistica ed alle infrastrutture Ruggeri "il nostro rappresentante Savonese", ed all'assessore ai trasporti Vesco, ma anche al Presidente della Regione, al sindaco di SavonaRuggeri ed al Presidente della Provincia.
Al momento nessuna risposta.

Oggi riprendo l'argomento. Non ha senso mescolare treni veloci e lenti sulle stesse linee. Non ha senso avere treni metropolitani diversi tra di loro, non adatti per caratteristiche proprie al servizio che fanno. Un servizio metropolitano deve essere espletato da treni con grandi doti di ripresa e frenatura, con carrozze con aperture che rendano veloce la discesa e la salita delle persone.

Riprendo l'argomento oggi perchè, quanto io allora affermai, è stato oggetto di un blog che ho scoperto solo oggi, ma che è stato pubblicato il 20 agosto 2008:
http://treni-liguria.forumattivo.com/treni-e-ferrovie-f4/con-i-nuovi-treni-15-minuti-in-meno-da-genova-a-savona-t71.htm.
Questo blog riprende una proposta del direttore vendite e marketing della Stadler, Maurizio Oberti, alla Regione Liguria.

http://doc.confindustria.piemonte.it/incontriconvegni/10.12.08/Oberti.pdf/download

Propone di sostituire tutto il materiale rotabile obsoleto con treni "Flirt" particolarmente adatti all'impiego metropolitano nella nostra regione. Treni già ampiamente diffusi in Italia, dal Veneto alla Lombardia. Riprendo qualche passaggio:

1-Quindici minuti in meno per andare in treno da Genova a Savona e da Genova a Sestri Levante.
Passaggi ogni mezz’ora, tutto il giorno, se necessario.
Con una promessa: trasformare il servizio in una vera e propria metropolitana di superficie.
La Metrò delle Riviere.

2- propone alla Liguria di mandare in pensione il 70% del parco treni pendolari. L’operazione ha un notevole costo, dai 120 ai 130 milioni. Però gli imprenditori svizzeri garantiscono che il percorso da Genova a Savona, ad esempio - che oggi si fa in un’ora e 13, un’ora e 17 minuti - potrà essere coperto impiegando fino a 20 minuti in meno.

3- «Il “Flirt” è un elettrotreno che ha una accelerazione doppia rispetto a un treno convenzionale formato da locomotive e carrozze

4- Non è dunque la velocità assoluta la carta vincente, ma l’accelerazione. «La maggiore accelerazione - è il secondo ragionamento di Oberti - consente di abbreviare il percorso e di risparmiare tempo, quindi si possono immettere più treni sulla rete». Aumenta così la capacità di trasporto.

5- La Liguria ha un territorio accidentato e, soprattutto, molte stazioni. Quando oggi il convoglio raggiunge la massima velocità, è costretto subito a frenare perchè c’è una nuova stazione in vista.
La proposta Stadler prevede sei elettrotreni da Genova verso Savona e Ventimiglia, altri sei per il percorso in verso.

6- «Oggi le partenze sono scaglionate, non hanno cadenze precise - sottolinea il manager svizzero - noi siamo in grado, con questo parco mezzi, di garantire passaggi ogni mezz’ora, facilitando la vita ai pendolari che non devono memorizzare complessi schemi di orari ma semplicemente recarsi in stazione - per esempio - al 10° ed al 40° minuto di ogni ora

7- Un altro dei vantaggi di “Flirt”, secondo l’azienda, è il minor tempo che si impiega a a far salire e scendere i passeggeri dal treno. «Il doppio piano degli attuali convogli perdolari ha tempi di “incarrozzamento” molto più lunghi, con il nostro pianale unico queste operazioni sono più veloci».

Dal punto di vista tecnico la proposta è quella giusta: una metropolitana La Spezia-Ganova-Savona-Ventimiglia.

Ma credo non si possa fare a meno di parlare anche di un altro grande punto dolente, la linea Savona Torino: guardate gli orari! Da treno a cavalli! I locali impiegano 2 ore e mezzo, i treni "veloci" 2 ore e 15 minuti. Il tutto per 153 km con 21 fermate al massimo. Linea a doppio binario Torino-Ceva 103 km, semplice binario Ceva-San Giuseppe 36 km, predisposta al doppio binario San Giuseppe Savona 24 km. Credo che magari stendendo il doppio binario tra Savona e San Giuseppe, il treno Flirt ce la possa fare in un'ora e 30 minuti, con un risparmio di 1 ora!
Un'ora e 30 minuti sono poco più del tempo attualmente necessario per andare da Savona a Brignole: quali nuove prospettive?
Stasera andiamo a vedere il cine a Torino?

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FLIRT
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il FLIRT (acronimo per Flinker Leichter Innovativer Regional-Triebzug in tedesco e Fast Light Innovative Regional Train in inglese) è un moderno elettrotreno a quattro casse su 5 carrelli, progettato e costruito della società svizzera Stadler Rail.
L'elettrotreno è stato acquisito in varie versioni personalizzate su specifiche del committente e immatricolato con denominazione ETR 340 da Sistemi Territoriali e come ETR 150 da TiLo ed ETR 155 anche da altre società ferroviarie italiane.
Si tratta di un complesso automotore a trazione elettrica costruito dalla Stadler che, a partire dalla fine del 2004, è stato fornito alle Ferrovie Federali Svizzere per le reti regionali e locali . L'elettrotreno FLIRT è stato acquisito anche in Italia, nella versione a 15 kv c.a./3.000 volt cc da alcune società regionali come TiLo, che effettua servizi in Ticino e Lombardia, o Sistemi Territoriali, che opera in Veneto. Il rotabile ha la caratteristica di essere a spazio continuo unificato per tutta la lunghezza, con piano di accesso ribassato ottimizzato per l'altezza di 550 mm. La superficie a piano ribassato è di oltre il 90%, gli accessi sono ben 6 per fiancata per quanto riguarda la versione ETR 150 TiLo mentre può variare nelle singole altre versioni . Tutto l'ambiente è climatizzato, la toilette è a circuito chiuso ed attrezzata per disabili. La cassa è realizzata con estrusi in lega leggera saldati, i carrelli sono a sospensione pneumatica. I Flirt sono accoppiabili a comando multiplo fino a 4 unità.
Il successo dell'innovativo rotabile è indubbio:
Le FFS hanno esperito un ordine per 42 treni da destinare a partire dal 2004 alle reti regionali e locali delle aree di Zugo e di Basilea con un'opzione per ulteriori 100 treni.
Dal 2007 19 treni FLIRT politensione denominati ETR 150 sono stati destinati alle reti ferroviarie locali di Ticino e Lombardia[1].
A metà del 2008 è iniziata la consegna con spedizione e imbarco dal Porto di Savona dei 64 FLIRT ordinati alla Stadler dalle Ferrovie algerine, SNTF (Sociétè Nationale des Transports Feroviaires).[2] Una notevole diffusione del rotabile si riscontra anche nelle linee regionali della Germania nelle versioni a 3 e a 4 casse.

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La Spezia-Genova Brignole 87 km
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Brignole-Savona 46 km
media di linea v=125 km/h - fermate intermedie in totale = 12
Brignole, Principe, Sampierdarena, Cornigliano, Sestri ponente, Pegli, Pra, Voltri, Vesima, Arenzano Varazze, Celle, Albisola, Savona
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Savona-Ventimiglia 108 km
media di linea v=111 km/h - fermate intermedie in totale = 20
Savona -Quiliano - Spotorno-Noli - Finale L.M. - Pietra Ligure - Loano - Albenga - Alassio - Andora - Cervo S.B. - Diano Marina - Imperia Oneglia - Imperia Porto Maurizio - S. Lorenzo C. - S. Stefano R.L. - Taggia A. - Sanremo - Ospedaletti (-) - Bordighera - Ventimiglia
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Savona-Torino 153 km
media di linea v=111 km/h - fermate intermedie in totale = 21
Savona-San Giuseppe 24 km predisposta doppio binario
Torino-Ceva 103 km doppio binario
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venerdì 23 gennaio 2009

Albamare: un casello rispettoso dell'ambiente e della vivibilità dell'area

Il casello Albamare: un'idea che piano piano sta facendo strada. Il sindaco di Savona Berruti, assieme ad altri 8 sindaci del comprensorio, ha scritto al Presidente della Regione Burlando per chiedere un incontro sul tema casello Albamare. Per Savona il traffico pesante in città e le continue code specie lato Albissola sono un problema che deve essere risolto urgentemente. L'Aurelia bis aiuterà, ma serve di più, serve urgentemente di più. Per Celle Ligure, che tra l'altro sopporta un pesante traffico in attraversamento Varazze-Savona, per raggiungere Savona occorre sempre almeno un'ora nelle ore "di lavoro". Per Albisola il caos continuo del traffico in attraversamento è purtroppo cosa nota. Ma da Stella, visto il "tappo di Albisola", molti vanno a prendere l'autostrada a Varazze, da Sassello vanno al pronto soccorso di Acqui più facilmente raggiungibile di quello di Savona.
Discorso analogo per Altare, Carcare, Mallare: dall'entroterra raggiungere le porte di Savona richiede 10-15 minuti, per attraversarla ed andare all'ospedale 30-40 minuti! Cose note. Problemi che hanno accomunato buona parte dei sindaci del comprensorio ad appoggiare la richiesta di casello ad Albamare: è urgente che questo territorio risolva i problemi del traffico per portarsi a condizioni di vivibilità "più normali". Tutti i sindaci sono stati appoggiati all'unanimità dai loro rispettivi consigli comunali: maggioranza ed opposizione. Da 50 anni Savona-Albisola è il tratto stradale più trafficato dell'intera regione. Dal 1 dicembre si è creato un fronte di sostegno all'ipotesi di casello ad Albamare vasto: sindaci, in primo luogo Berruti di Savona, parlamentari eletti a Savona, consiglieri regionali, categorie economiche.

Mentre questo "sostegno" sta crescendo e sostanziandosi, è necessario continuare ad informare la popolazione su che cosa è, e quale è l'impatto dell'opera sul territorio. Posto che qualsiasi opera dell'uomo ha un qualche impatto sul territorio, esiste la valutazione dei costi-benefici: io sacrifico qualcosa in cambio di più grandi benefici. Buona pratica, ma c'è un costo da pagare. Ebbene, credo che sui benefici, possiamo essere tutti d'accordo: è sul costo che bisogna agire con grande sensibilità ed attenzione. Bisogna fare in modo che il "costo" sia assolutamente minimizzato, e possibilmente annullato, che nessuno sia penalizzato. Ebbene nello studio e nella stesura del progetto preliminare del casello Albamare il primo obbiettivo è stato quello di trovare un sito che consentisse di svolgere al meglio la sua funzione viabilistica nel massimo rispetto della popolazione. La scelta della valletta tra Ranco, Bosco delle Ninfe ed Albamare per posizionare un casello è già stata fatta numerose volte tra gli anni '50 ed oggi. La valletta ha spazi sufficienti alla realizzazione del casello. I progetti che si sono susseguiti prevedevano la discesa delle rampe di accesso attraverso Rio Termine: una scelta "facile", ma di forte impatto sul territorio, sugli abitanti di quell'area. Pertanto, quella scelta doveva essere cambiata, con una soluzione possibilmente ad impatto zero sul territorio, quale ad esempio quella fatta, ovvero di collegare il casello all'Aurelia tramite una galleria con scorrimento tale da non pregiudicare la stabilità delle case sovrastanti, oltre naturalmente, a non disturbare il territorio con inquinamento gassoso ed acustico.





Per quanto attiene invece la localizzazione del casello ed il suo impatto sul territorio, c'è da osservare che la valletta su cui è localizzato è praticamente disabitata, ed è attualmente soggetta ad un certo inquinamento dovuto al transito autostradale. In futuro, il casello, col suo traffico a bassa velocità, porterà un po' più di traffico e quindi di inquinamento, compensato però da una diminuzione di inquinamento e specialmente di rumore sul tratto autostradale di passaggio, in quanto la velocità di percorrenza di quel tratto autostradale dovrà diminuire da 130 km/h ad 80 km/h, come solito nella zona dei caselli. Inoltre, è assolutamente necessario che la progettazione di questo intervento tenga conto di tutte le misure efficaci di abbattimento dei rumori, al fine di avere decisamente minore impatto acustico di quello che si ha oggi. E' possibile. Si deve fare.





Lo sbocco della bretella di collegamento del casello Albamare è stato previsto alle Funivie, in una zona strategica per le varie possibilità di accesso alle zone più attrattive di traffico di Savona: centro città, ospedale, Villapiana, oltrelimbro, porto. Alle funivie una rotatoria collega la bretella all'Aurelia, ma c'è l'opportunità anche di un facile collegamento sia con l'Aurelia-bis, che con una bretella funivie-via Falletti-oltreletimbro, nonchè con un tunnel che colleghi le funivie direttamente al molo della Costa Crociere, e quindi permettere al traffico la prosecuzione attraverso la nuova viabiltà portuale verso il Priamar ed oltre.




Le Funivie: nuovo centro nevralgico di smistamento delle correnti di traffico:




1) verso l'Aurelia bis per il centro città nord
1) bretella Falletti per Villapina ed il centro città
2) ospedale
3) tunnel verso il porto e centro città sud
4) Torretta e centro città est



Piazza Leon Pancaldo e via Gramsci finalmente libere dal traffico e vivibili!

mercoledì 21 gennaio 2009

Celle Ligure: approva all'unanimità una mozione di interesse per il casello Albamare

ore 18.40 il Consiglio Comunale di Celle Ligure ritiene interessante la proposta del casello Albamare e vota all'unanimità una mozione di appoggio della proposta e di richiesta di approfondimento politico/tecnico/progettuale a Regione, Anas, Autostrade

martedì 20 gennaio 2009

Il sindaco di Savona, Berruti, ed altri 8 sindaci del comprensorio scrivono al Presidente Burlando per parlare del casello Albamare


siamo orgogliosi del lavoro fatto in questo anno e mezzo: il Sindaco di Savona Berruti e gli altri sindaci, in primo luogo Biale sindaco di Stella, e poi Pontinvrea, Albissola Marina, Celle Ligure, Carcare, Mallare, Altare, Spotorno, hanno recepito la bontà del progetto casello Albamare: un casello estremamente utile per Savona ma anche per tutto il suo comprensorio.
Siamo orgogliosi che il frutto del nostro impegno sia stato raccolto dal sindaco di Savona, che l'abbia fatto proprio, e che lo porti avanti, e che chieda alla regione un incontro per spiegare le ragioni per cui Savona ed il suo comprensorio credono nella grande utilità di questa opera.
Il comitato non smobilita: il casello non c'è ancora! Il comitato offre tutto il supporto possibile affinchè questo "progetto" diventi realtà.