mercoledì 26 gennaio 2011

2011 01 26 - la stampa - dal vicesindaco Caviglia in giunta il piano del traffico


Ma l'iter non è finito:
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dal vicesindaco alla giunta ........
la giunta dovrà approvare ..........
la commissione traffico è d'accordo? ..................
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2011 01 26 - la stampa - aurelia bis in cantiere primi lavori a grana

2011 01 26 - la stampa - impossibile a savona possedere due auto?


2011 01 26 - la stampa - meno treni e sempre più cari - stangata dal primo febbraio

lunedì 24 gennaio 2011

2011 01 24 - IVG - savona - piano mobilità - firmata la delibera per l approvazione in giunta

2011 01 24 - IVG - savona - in giunta l accordo di programma per l aurelia bis

2011 01 24 - primocanale - vogliamo un confronto con tecnici e politici su Albamare


GUARDA IL VIDEO

2011 01 23 - la stampa - un faccia a faccia su albamare

2011 01 22 - savona e ponente - casello albamare - continua la polemica

2011 01 22 - il secolo - incubo buche - al via i lavori per rifare l aurelia

2011 01 19 - mentelocale - Genova e Nizza - due mondi a confronto

2011 01 15 - CCA - la sicurezza - guardrail assassini - per un motociclista un guardrail può essere la fine della sua vita



Nella progettazione delle strade bisogna tener conto di varii problemi, tra cui la sicurezza. Negli ultimi anni abbiamo visto crescere a dismisura i guardrail per renderli più resistenti all'uscita dei veicoli pesanti, ma non si è prestata altrettanta attenzione alla sicurezza delle motociclette, o meglio dei motociclisti.
In caso di caduta, di scivolamento, moto e motociclista vanno contro le barriere raso terra. Pertanto è necessario che queste barriere, nella parte bassa, presentino caratteristiche tali da non costituire esse stesse un pericolo. Quanti motociclisti "si infilano" sotto le barriere, subiscono gravi danni, ed anche la morte?
Sui circuiti, dove si corrono gare motociclistiche, si è provveduto a limitare i danni realizzando vie di fuga. Anni orsono cadere in moto in circuito era spesso fatale. Oggi non più. Ebbene si può fare molto anche nelle nostre strade, con guardrail abbassati, con bulloni particolari, limitando punti di possibili di contatto pericolosi.

La variante di Vispa, rotatoria verso Altare: presenta un inserimento in rotatorio particolarmente insidioso. Non c'è bisogno di parole. Si può "leggere" sull'asfalto quanto questo svincolo sia stato progettato bene!



venerdì 21 gennaio 2011

2011 01 21 - uomini liberi - Forzano invita Torriani (Polinomia) ad un incontro pubblico sui più importanti punti del PUMT


2011 01 21 - IVG - Savona piano mobilità - Comitato Albamare - Rinnoviamo invito a dibattito pubblico

2011 01 21 -la stampa - piano del traffico - l ora delle scelte - Polinomia dati accurati


!!!!!!!!!!!

2011 01 21 - IVG - Comitato Villapiana - le osservazioni al piano della mobilità

2011 01 20 - uomini liberi - Il nuovo piano della mobilità di Savona Forzano risponde a Torriani- no il metodo non va assolutamente bene! Confrontiamo



leggi tutto

2011 01 20 - savona e ponente - Forzano risponde a Torriani- no il metodo non va assolutamente bene! Confrontiamo le idee in un dibattito pubblico

2011 01 14 - IVG - mobilità a savona comitato casello albamare aurelia bis non risolverà i- problemi

guarda il video

2011 01 20 - la stampa - non c'è accordo sul traffico

2011 01 20 - IVG - Piano della mobilità - Forzano - subito un incontro pubblico sul tema

2011 01 19 - IVG - Savona - vertice di maggioranza sulla mobilità - Polinomia - piano adatto alla città

mercoledì 19 gennaio 2011

2011 01 19 - Forzano risponde a Torriani: no il metodo non va assolutamente bene! Confrontiamo le idee in un dibattito pubblico!


Il dott. Luigi Torriani, presidente di Polinomia, ha risposto alle nostre affermazioni critiche riguardanti il PUMT redatto dalla sua società: la nostra critica era sul "metodo" usato per creare quella base di conoscenza sui vari flussi di traffico che dal territorio circostante convergono su Savona, e sui flussi di traffico che si muovono in Savona, sulla individuazione dei centri di attrazione e dei relativi flussi attratti, della simulazione effettuata. Metodo ingegneristico, metodo scientifico. Che cosa è? E' una accurata indagine che deve servire a sviscerare il problema, a comprenderlo: quando il problema è chiaro, si potranno fare delle ipotesi di soluzione del problema. Se il problema invece è poco chiaro, le risposte saranno campate in aria. Ebbene ribadiamo che il lavoro sulla individuazione dei flussi di traffico, e sulla origine-destinazione degli spostamenti fatto da Polinomia è superficiale. Alcuni esempi. Sul traffico proveniente da levante non c'è nessuna discriminazione sul luogo di provenienza: Ellera, Stella e Sassello, Albisola Superiore, Albisola Capo, Celle Ligure, Varazze, casello autostradale di Albisola, e dove, ovviamente, ognuno di questi flussi vuole andare.


A noi risulta che almeno il 50% del traffico entrante in Savona da est provenga da Celle-Varazze e dall'autostrada: come è possibile quindi dire, PUMT, che l'Aurelia-bis appaltata, che parte da Luceto, "risolverà questo problema?

Il PUMT (Torriani) dice che il 78% del traffico in ingresso a Savona da levante vuole andare in centro (ospedale, Mameli, porto) ed allora, poichè l'uscita dell'Aurelia bis di Margonara è stata soppressa e chiaramente non appaltata, come giustifica il giro Luceto-Aurelia bis-uscita in parte nord di corso Ricci-centro? Come fa un PUMT fatto "solo" per la città di Savona dire che è necessario girare il casello di Albisola e collegarlo all'Aurelia bis, opere in comune di Albisola Superiore? Centri di attrazione: non compare l'ospedale e quale flusso attragga, non compare il porto e quale flusso attragga. Non compaiono molti altri centri di attrazione e relativi traffici. Non compare quella proposta, fatta dall'ente porto, di connettere il porto all'Aurelia bis nella parte alta di corso Ricci, con numerosi sottopassi dei giardini eroe dei due Mondi e delle traverse di corso Ricci.

Tornando ai numeri: diciamo che sono stati fatti pochi rilievi, ed infatti, quei pochi rilievi introdotti in un simulatore hanno dato risultati sconcertanti, e quindi quale grado di veridicità possiamo attribuire al risultato della simulazione, quando ad esempio in corso Mazzini ad Albisola Capo dalle ore 7 alle 9 dicono che la velocità media è di 44 km/h? E quale veridicità possiamo attribuire all'affermazione che il ponte di Villapiana proposto dall'amministrazione comunale così dove è stato proposto è nella collocazione giusta, se all'interno del quartiere di Villapiana non è stato fatto nessun rilievo di flussi di traffico, e quindi la "simulazione" è stata alimentata "solo" con rilievi esterni, e nessun confronto con altre localizzazioni del ponte è stata fatta.

Il casello Albamare è stato "liquidato" con quattro parole, senza nessuna giustificazione sui flussi di traffico attuali reali, confrontati con quelli della situazione Aurelia bis costruita, con quelli del casello Albamare costruito. E' questo che nell'ingegneria si usa. Ipotizzare, simulare, verificare, scegliere, giustificare.

Poi c'è l'analisi dei costi/benefici: mentre altre soluzioni sono solo un "costo", il casello Albamare si autofinanzierebbe con gli introiti dei flussi richiamati da Celle, Albisola, Savona-Vado, Altare. Autostrade si è detta disponibile a finanziare la costruzione del casello, dopo uno studio aggiornato sui flussi di traffico se il gettito risultante è quanto da noi prospettato. Alla "verosimiglianza statistica" del processo di validazione di Polinomia preferiamo dei numeri, dei numeri che parlino!

E quando dott,Torriani dice “Sulla più generale questione della quantità di rilievi, posso far riferimento ai diversi Piani Urbani della Mobilità già redatti da Polinomia (Genova, Modena, Reggio Emilia) e dall’arch. A. Ciocia (Padova, Imperia) per affermare che non vi è stato per Savona alcun sottodimensionamento delle indagini" rispondo che questo non dice assolutamente niente: perchè la risposta è che i piani fatti a Genova od altrove da Polinomia non sono assolutamente un riferimento. Se erano insufficienti i punti là, lo sono anche quà.

Ma il punto comunque non è là: il punto è quà! La base di dati e la simulazione non danno un quadro chiaro e realistico.

Un ulteriore punto: proposte per risolvere il problema "piazza Leon Pancaldo". Non ho visto nessuna proposta, eppure il problema c'è.

Sull'ultima parte delle osservazioni del dott. Torriani: sugli investimenti di denaro pubblico per Albamare non si è mai parlato perchè l'idea è che a realizzarlo sia la società autostrade a sue spese, mentre una domanda c'è ed è perchè spendere soldi a rifare (perchè di rifare si tratta) il casello di Albisola verso ponente praticamente in mezzo al fiume Sansobbia? Un costo mica da poco!

Invito il dott. Torriani ad una osservazione di persona, coi giornalisti, del traffico in corso Mazzini ad Albisola dalle 7,30 alle 9,30, ed inoltre un confronto pubblico di mezza giornata su questi temi. Attendiamo la sua disponibilità!

2011 01 18 - Torriani risponde a Forzano - savona vertice di maggioranza sulla mobilità polinomia piano adatto alla città


http://www.ivg.it/2011/01/savona-vertice-di-maggioranza-sulla-mobilita-poinomia-piano-adatto-alla-citta/



Savona. Il nuovo piano della mobilità di Savona, con la presentazione del progetto definitivo da parte della società consulente Polinomia, sarà al centro di un vertice di maggioranza convocato per questa sera, con l’obiettivo di delineare l’iter di approvazione una volta superata la fase delle ultime osservazioni. Un piano su cui dovranno convergere le forze di centro sinistra e che potrebbe anche riservare strascichi polemici.

Intanto la società milanese che ha redatto il piano, in collaborazione con l’arch. A.Ciocia, ha replicato in una nota alle affermazioni critiche espresse dal Comitato Casello Albamare e dal suo presidente, l’Ing. Paolo Forzano.

“Affrontiamo innanzitutto la questione del metodo, così tanto contestato: esistono effettivamente due livelli di lavoro per la redazione di un piano di questo tipo. Il primo livello è quello che viene definito “ingegneristico”, comprendente le indagini di traffico, la ricostruzione quantitativa dei fenomeni e la loro riproduzione con modelli di simulazione del traffico veicolare e dell’utenza del trasporto pubblico” precisa Polinomia per bocca del suo presidente Luigi Torriani.

“Si può leggere nel Piano che, mediante conteggi di traffico e interviste campionarie ai conducenti (oltre che agli utenti del trasporto pubblico), sono state rilevate sia le quantità di traffico sia le sue caratteristiche: origine/destinazione degli spostamenti, motivo e frequenza del viaggio, modalità di sosta. Questo metodo tradizionale di indagine ha riguardato anche i flussi veicolari transitanti in Aurelia e in via Genova provenienti da Levante (vedi Figura delle sezioni di rilievo al “cordone” al par. 3.3.1); tutti questi dati sono stati riversati nel modello di simulazione del traffico sotto forma di matrice origine-destinazione, che riproduce la configurazione della domanda di mobilità nelle diverse componenti motivazionali (pendolari ed occasionali) e geografiche”.

“Il modello ha subito quindi un procedimento classico di validazione, che ha permesso di giungere ad elevati indicatori di verosimiglianza statistica (vedi par. A.4 Riproduzione della configurazione attuale del traffico)”.

“Come scritto nel par. A.4 citato, i grafici relativi alle velocità delle tratte viarie riportano i valori delle velocità medie di percorrenza della tratta al netto dei perditempi/accodamenti all’incrocio finale della tratta, quale uscita standard del software di simulazione. In ambito urbano i perditempi agli incroci (siano essi rotatorie, incroci semaforizzati o a semplice precedenza) sono parte preponderante dei tempi di viaggio in auto e, anche se non riportati nel grafico standard, sono puntualmente calcolati nel modello di simulazione e computati nelle tabelle degli indicatori generali sul traffico urbano riportate nel Piano”.

“Sulla più generale questione della quantità di rilievi, posso far riferimento ai diversi Piani Urbani ella Mobilità già redatti da Polinomia (Genova, Modena, Reggio Emilia) e dall’arch. A. Ciocia (Padova, Imperia) per affermare che non vi è stato per Savona alcun sottodimensionamento delle indagini; indagini che peraltro si aggiungevano ad una serie di altri dati (dati ISTAT sul pendolarismo, dati del Piano Urbano dei Parcheggi, dati sui flussi ai caselli autostradali ..), sufficienti a comporre un quadro quantitativo molto esteso sullo stato del traffico e della mobilità a Savona”.

“Il secondo livello di lavoro di redazione del P.U.M.T. riguarda la concertazione del Piano, secondo un procedimento che prevede in primis l’ascolto delle categorie e dei cittadini sulle criticità del traffico e della mobilità in ambito urbano, per poi definire su questa base (oltre che sulle analisi quantitative citate) il sistema degli obiettivi e delle strategie del Piano e dedurne, come ultimo passaggio, le proposte di nuove realizzazione infrastrutturali (strade, parcheggi, piste ciclabili…) e delle politiche di “governo” del sistema (regole di circolazione e sosta, politiche tariffarie…)”.

“Peraltro nella riedizione degli elaborati P.U.M.T., passando dal documento preliminare a quello definitivo, si è posta ulteriore attenzione a precisare ed argomentare alcuni passaggi e scelte che potevano risultare troppo sintetici nell’esposizione. Sugli interventi infrastrutturali si tratta di effettuare delle scelte che riguardano la destinazione degli investimenti (specie in periodo di sofferenza delle finanze pubbliche): in quale quota destinare i soldi pubblici in infrastrutture autostradali o stradali, o in nuovi parcheggi, o in piste ciclabili oppure in infrastrutture di trasporto pubblico? Questo ritengo sia stato fatto per il P.U.M.T. di Savona, seguendo le indicazioni strategiche dell’Amministrazione comunale, che prevedono un progressivo riequilibrio della domanda a favore della mobilità ciclopedonale e con trasporto pubblico, per ottenerne dei benefici ben evidenti in termini di riduzione dei costi di trasporto, di miglioramento della qualità urbana e di risanamento ambientale” conclude il presidente di Polinomia Luigi Torriani.

martedì 18 gennaio 2011

prosecuzione Aurelia bis, serve uno svincolo Margonara nuovo! o serve Albamare?

Il sindaco di Albisola Superiore sen.Orsi è preoccupato che l'Aurelia bis abbia "poco effetto" sul famoso "tappo di Albisola", in quanto questa opera parte da Luceto, e da lì non ci sono attualmente possibilità che possa proseguire verso Capo Torre: i due lotti Luceto-Carabigi-Torre sono stati soppressi per motivi geologici. Pertanto propone una prosecuzione tutta sul territorio di Albisola Superiore: dal ponte Pertini discesa lungo il fiume fino all'autostrada, poi prosecuzione a nord in adiacenza all'autostrada fino alla collina dei Siri, ed infine 500 metri di galleria e poi strada a cielo aperto fino all'Aurelia.


Questa soluzione, lo dice Orsi, è condizionata gravemente dalla mancanza di una uscita dell'Aurelia bis che consenta di andare all'ospedale-torretta-centro: dove vuole andare il 78% del traffico proveniente da levante, secondo il PUMT 2010 del comune di Savona. Il senatore lo dichiara espressamente.


Serve uno svincolo. Ma questo svincolo non è niente affatto "facile da fare" all'attuale punto dell'operazione Aurelia bis. Perchè?


Punto 1. Non è possibile modificare i lavori appaltati, perchè una modifica di tal genere richiede svariati anni per i vari livelli di progetto, approvazione, finanziamento, appalto, progettazione esecutiva. L'attuale iter Aurelia bis è al quarantesimo anno! Ed ancora non abbiamo visto nessun piccone al lavoro. Ci sarebbero da pagare grosse penali all'impresa.


Punto 2. E' vero invece che l'appaltante è impegnato a studiare la possibilità di realizzare in futuro una uscita che sopperisca alla soppressione di Margonara, e che i disegni esecutivi sono ancora suscettibili di variazione.


Punto 3. Il progetto Bonifica 2001 prevedeva il sovrappasso del rio Termine tramite ponte, ed in corrispondenza del rio era sistemato lo svincolo Margonara, quello che consentiva l'ingresso-uscita verso Luceto, mentre il progetto Itinera 2010 prevede, essendo stato abolito lo svincolo Margonara, di passare sotto il rio ad una quota di 23,923 metri inferiore al progetto Bonifica e con un tunnel di diametro "normale" ovvero non comprendente le corsie di accelerazione/decelerazione previste nel progetto Bonifica, per una lunghezza di circa 300 metri.


Punto 4. Ammesso che Ministero, Anas, Comuni, Provincia, Regione approvino un nuovo svincolo "Margonara", senza il quale la prosecuzione dell'Aurelia bis in territorio Albisolese avrebbe pochissimo senso, bisogna realizzare questo svincolo a partire dalla situazione di Aurelia bis costruita, e quindi fare un'opera simile a quella soppressa come opere civili. E quindi: demolire circa 300 metri di galleria di Aurelia bis per allargarla per permettere le vie di accelerazione/decelerazione (2 corsie di marcia + 2 corsie di accelerazione/decelerazione, e ricordiamo che stiamo passando sotto il rio termine!), due gallerie di ingresso uscita più lunghe di quelle soppresse di almeno 100 metri, e quindi invece di 286,60 e 236,72 saranno di 386,60 e 336,72 metri. Quindi una galleria "doppia" di 300 m e gallerie normali per 723,32!


Ebbene, col costo di questo svincolo, ci costruiamo abbondantemente la galleria di connessione casello Albamare-Funivie! Il casello Albamare è la "soluzione vera" al "grande tappo Albisolese"! Toglierebbe traffico dalla città di Albisola Superiore, non immetterebbe ulteriore traffico verso Luceto! Farebbe passare più traffico in autostrada è vero, ma con un percorso molto più breve e con il minor impatto ambientale possibile! Basta confrontare i percorsi: 600 metri contro 2000 metri!


giovedì 13 gennaio 2011

2011 01 13 - Aurelia bis - soppresso svincolo Margonara, incostruttibile Scotto = chi entra a Luceto uscirà in corso Ricci

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parte del progetto esecutivo (16/07/2010) Aurelia bis area compresa tra rio Termine e Funivie.
NON ESISTE PIU' LO SVINCOLO MARGONARA
NON ESISTE LO SVINCOLO SCOTTO
===>ESISTE SOLO LO SVINCOLO MIRAMARE
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progetto definitivo (16/12/2001) BONIFICA
con gli svincoli MARGONARA e MIRAMARE
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2011 01 12 - critiche a questo PUMT ed all approccio poco scientifico e professionale

PUMT facciamo una bozza, poi ne discutiamo con i cittadini e le organizzazioni.


Criticammo già questo approccio: poco ingegneristico!


Prima si deve analizzare per bene lo stato attuale, realizzare la base per poi formulare un piano che realizzi le esigenze della città, e coerente con gli obiettivi dell'amministrazione.


Così non è stato fatto!


Si è fatta invece una bozza di piano, base per critiche e modifiche, che nonostante numerose critiche è stata integralmente convertita nel documento definitivo.


Quindi "nessuna variazione" ma di fatto un piano di "autorità".


Tutto questo sarebbe "torto collo" accettabile se il risultato del piano fosse almeno allineato con quanto da un PUMT si richiede: aumento della vivibilità e della qualità dello spazio pubblico riducendo il traffico nei quartieri, riorganizzazione dell'intero sistema della mobilità, miglioramento del trasporto pubblico, incremento della sicurezza nella mobilità, diminuzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico, uso efficiente del territorio.


Per fare questo è necessario risolvere prima di tutto i grandi temi della mobilità, e quindi individuare i principali flussi di traffico, con origine e destinazione e dare loro un appropriato percorso, nonchè parcheggi adeguati ed efficaci soluzioni di interscambio.


Quindi integrazione e collaborazione fra traffico di mezzi pubblici, privati, ciclopedonale. Ma non si può comunque prescindere dal traffico stradale, dai principali flussi, e dai principali poli di attrazione.


Non riteniamo che questo PUMT sia adeguato.


Questo PUMT non ha evidenziato quali flussi vengono attratti da porto, ospedale, centri commerciali e scuole, che sono i principali poli attrattori; e quindi chiaramente non ha evidenziato le periodicità, gli "orari" di attrazione; i picchi di traffico generati dalla Costa Crociere ad esempio.


Non ha "detto" cose importanti, importantissime. Ha fatto una modesta raccolta di dati di traffico, ma sufficiente, dopo accurata elaborazione per adeguare la raccolta di dati sulle due ore e quella sulle 24 ore, ad avere una "fotografia" che indica che circa il 75%-80% di chi proviene dall'esterno dell'area centrale della città di Savona (triangolo funivie-fornaci-lavagnola) vuole andare in centro (triangolo torretta-mameli-porto).


Non ha detto che il 50% del traffico che entra in Savona da est proviene da Celle-Varazze.


Non ha detto, che l'Aurelia bis parte da Luceto, che lo svincolo Margonara è stato abolito dal ministero, che lo svincolo proposto dal comune in via Scotto è stato dichiarato dall'Anas incostruibile, e che quindi il traffico proveniente da Luceto non può uscire verso Savona centro ma deve andare ad uscire in corso Ricci, a nord del Gabbiano.


Non ha detto quindi che il traffico proveniente da Celle-Varazze e diretto in centro Savona deve andare ad imboccare l'Aurelia bis a Luceto, attraversando tutta Albisola Capo e Superiore, farsi tutta l'Aurelia bis fino a corso Ricci (Lavagnola), percorrersi ulteriori 3 chilometri, corso Ricci ed altre vie, per raggiungere il centro (Mameli-torretta-porto)!


Incredibile!


Secondo questo piano l'Aurelia bis è "la soluzione"!


Non è lo invece il casello Albamare, che guarda caso, uscendo alle funivie indirizzerebbe quel 75%-80% di traffico proprio dove quel traffico vuole andare, e cioè in centro, ma anche all'ospedale. E quindi togliendo dalla città traffico.


Ma questo PUMT non ha neppure parlato della proposta dell'ente porto di connettere il porto all'Aurelia bis attraverso il percorso Priamar-giardini eroe dei due mondi-corso Ricci, con numerosi sottopassi che snaturano il fronte mare e corso Ricci, ma che sopratutto convogliano in centro città tutto il traffico per il porto, una scelta assolutamente contraria a quei principi che vorrebbero invece liberare la città dal traffico.


Ha detto invece che bisogna girare l'uscita del casello di Albisola per mandare il traffico all'Aurelia bis a Luceto!


Ma Albisola non è fuori dall'ambito PUMT di Savona?


Poichè corso Ricci è già attualmente una strada con molto traffico, che cosa vuole fare l'amministrazione? convogliarvi ulteriore traffico che da levante vuole andare in centro (!) e tutto il traffico porto-autostrada?


E' assolutamente necessario riconsiderare il ruolo del casello Albamare che convoglierebbe gran parte del traffico verso quel centro città dove quel traffico vuole andare e quel tunnel sottoporto funivie-banchine che eliminerebbe totalmente tutto il traffico portuale dalla viabilità urbana.

2011 01 11 - la stampa - trasporti - piano del traffico pronto -ora tocca alle osservazioni

2010 12 21 - la stranezza del PUMT di Savona che impone di girare il casello di Albisola

PUMT di Savona.

Che cosa dice, che cosa non dice.

In sala rossa, 17 dic 2010, abbiamo fatto vedere un filmato del 1 dic 2008, sera in cui organizzammo un incontro con tutti gli esponenti di spicco della politica e delle associazioni: onorevoli, consiglieri regionali, sindaci, industriali.

In quella occasione Berruti espresse molto chiaramente molto apprezzamento verso la soluzione casello Albamare e garantì l'appoggio suo e del "consiglio" che già si era espresso all'unanimità a favore.

Scrisse in rappresentanza di 13 comuni al presidente della regione per caldeggiare Albamare, appello accolto dal Presidente Burlando.

Oggi nel PUMT si trova un'altra scelta: quella di convogliare il traffico attraverso l'Aurelia bis al casello di Albisola, che pertanto dovrà essere "girato", ovvero "rifatto", per poter supplire a questo compito.

Non esiste atto del comune in questo senso, quindi chi ha fatto questa scelta?

E' possibile che un comune Savona, decida scelte, quella di girare il casello, di competenza del comune di Albisola Superiore?

Nel PUMT, un documento tecnico, questa soluzione dovrebbe almeno essere confrontata con pro e contro con le alternative, e quindi Albamare, per decidere quale soluzione offra maggiori vantaggi al territorio.

Niente di tutto questo.

La scelta "appare" preferibile.

Appare non è una metodologia dell'ingegneria.

Quello che non dice.

Con Albamare si offre una conveniente soluzione al traffico pendolare di Varazze, che con 6 minuti di autostrada esce alle funivie, e si dimezza il traffico ad Albisola. Girando il casello di Albisola, questa opportunità non c'è, e quindi per ancora un tempo indefinito la situazione non cambierà.

Sul PUC di Savona c'è la proposta di connettere il porto, tramite un collegamento sotto i giardini eroe dei due mondi e con vistosi sottopassi sul fronte mare ed in corso Ricci, per raggiungere l'Aurelia bis a monte del Gabbiano, e transitare a cielo aperto fino alla Rusca, per raggiungere poi il casello di Albisola.

Quindi non solo il traffico porto-Albisola attuale, ma anche buona parte del traffico porto-casello Savona Vado.

Quindi corso Ricci dovrà diventare il principale collettore del traffico verso centro città e porto! Ma non si dovrebbe diminuire l'impatto del traffico in centro città?

Ed Albisola, il suo destino è diventare il principale casello di Savona, e vedere triplicato il traffico del suo casello con Savona?

2010 12 07 - eddyburg - Grandi opere e politiche del trasporto devastano territorio, economia e società - LA STRATEGIA A PEZZETTI DELLA GRANDI OPERE

estratto da:

Grandi opere e politiche del trasporto devastano territorio, economia e società
Data di pubblicazione: 07.12.2010 Autore: Donati, Anna

LA STRATEGIA “A PEZZETTI” DELLA GRANDI OPERE

I piani restano faraonici, gli annunci si sprecano, ma le risorse non ci sono per realizzare le grandi infrastrutture promesse dal governo Berlusconi.
Questo non induce alcun cambiamento di rotta,
anzi si escogitano scorciatoie sempre più pericolose
per non ammettere il fallimento.
Come ha fatto anche il Cipe del 18 novembre 2010
annunciando il via libera per 21 miliardi di opere pubbliche,
in realtà autorizzando lotti costruttivi,
cioè pezzi di opere nemmeno funzionali
che si sa quando cominciano e
non si sa dove e quando finiscono.

2011 01 09 - la stampa - trasporti - la regione taglia ed i bus si fermano