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mercoledì 25 maggio 2016

2016 05 25 - Paolo Forzano - 12 domande sulla “Mobilità” ai candidati sindaco

12 domande sulla mobilità “Mobilità” ai candidati sindaco.

Cristina Battaglia all’inizio della sua avventura elettorale dichiarò: “ma come è possibile che una piccola città abbia tutto questo traffico”! Verissimo!

Ma le domande rivolte finora ai candidati sindaco sulla mobilità sono di scarsissimo rilievo, quali la pedonalizzazione di via Paleocapa come se fosse il problema  più importante per Savona. Anche questo è un problema, ma certamente riterremmo più utile dotare di ascensori la zona Ospedale-Villetta-Valloria,  oltremodo adatta alla realizzazione di alcuni ascensori, ed oltremodo mal servita dalla TPL. 

Ricordiamo che gli ascensori operano 24 ore al giorno e con costi di servizio e di manutenzione molto inferiori agli autobus.

La qualità della vita di una città è determinata anche dalla mobilità, dalla accessibilità. Code significano stress inquinamento. Accessibilità significa anche appetibilità per il turismo, il commercio e tutte le attività umane. Quindi un fattore di primaria importanza.

Il nostro Comitato che si è occupato di mobilità da 9 anni vorrebbe proporre ai candidato sindaco alcune domande:

1) connessione porto-ospedale-centro-autostrade.

Per noi è il punto cardine attorno al quale ruotano tutte le altre decisioni sul traffico:


infatti il 75% del traffico sia da est, che da ovest, che da nord vuole andare in quel triangolo. Col casello Albamare e tunnel sottoporto si dimezzerebbe tutto il traffico urbano sull’asse est ovest, restituendo alla città tutt’altro modo di vivere.

Domanda: accettate questa proposta o come ritenete di risolvere questo problema fondamentale?

2) Aurelia bis.

L’Anas ha dichiarato che con l’Aurelia bis si avrebbe circa il 20% in meno di traffico sulla vecchia Aurelia. Assai poco. Ma la progettata uscita di Margonara (dallo stratosferico costo di costruzione di 12+55=67 milioni di €) peraltro fuorilegge, sarebbe talmente impattante ed inefficace da bloccare il traffico Albissola-Savona.


Domanda: ritenete di chiedere ad Anas di modificare lo svincolo Miramare in modo da realizzare anche l’ingresso/uscita verso Albisola, realizzazione di costo limitatissimo ma sopratutto efficace?

3) sottopasso Torretta

L’attraversamento alla Torretta è fonte di code continue: il nostro Comitato ha proposto un sottopasso proprio sul percorso via Paleocapa-ponte verso Costa Crociere.


Domanda: darete priorità a tale intervento?

4) Villapiana

l’attuale viabilità a senso unico provoca problemi importanti. Demolire il ponte di via S.Lorenzo per rendere complanari via S.Lorenzo e via Falletti permetterebbe di utilizzare la più larga via di Villapiana (via Falletti) e di creare dei ricircoli all’interno del quartiere ed una connessione efficace con Monturbano.




Domanda: avete considerato questa opportunità come una importante azione per la vivibilità di un quartiere che ha una popolazione corrispondente a quella delle due Albissole?

5) Ponte di Villapiana

L’ipotesi di ponte a livello di via Garroni è utile solo per chi da Villapiana vuole andare verso ospedale ed Albisola, ma non verso il centro ed il ponente.


Domanda: dove disporreste invece un ponte che agevoli l’uscita da Villapiana verso centro città, sud ed ovest?

6) ascensore per l’ospedale

9 anni fa proponemmo un ascensore immediatamente a levante della galleria Valloria dell’Aurelia per connetterla col pronto soccorso dell’ospedale e da lì col reparto analisi, ed il resto dell’ospedale. Tale realizzazione metterebbe in diretta connessione tutti i bus scorrenti sull’Aurelia (Albissola, Celle, Varazze, Stella, Sassello) con l’ospedale.


Domanda: ritenete di primaria importanza tale connessione?

7) ascensori via Turati / San Giacomo / Funivie

è rimasta libera la traccia delle vecchie funivie, rendendo facile la realizzazione di un ascensore fino alla cima della collina in via Ranco, che potrebbe anche servire San Giacomo e la parte bassa di via Turati: praticamente un’area vastissima. Dalla parte di levante esiste solo una scala pedonale lunga e pericolosa per raggiungere le scuole di via Turati.

Domanda: non sarebbe il caso di realizzare questi due ascensori, e dare un ottimo servizio a quest’area disagiata e difficile?

8) ascensore per la Villetta

un progetto che esiste da molti anni usa la galleria antiaerea del Garbasso.
Un progetto importante per la Villetta.




Pensate di metterlo in priorità?

9) 9 anni fa proponemmo di cambiare senso di marcia di via Paleocapa e di via Berlingeri, semplificando da 52 a 9 i punti di conflitto in piazza Leon Pancaldo, consentendo quindi lo scioglimento di quel cruciale nodo del traffico.


Domanda: ritenete di implementare questa soluzione?

10) il piano di riassetto del traffico di via Nizza e della passeggiata a mare è stato contestato dai bagni marini, che si sono rifiutati di accettare che la passeggiata (di legno e sollevata di 90 cm dalla spiaggia) passasse tra le installazioni a terra dei bagni ed il mare. Inoltre l’Aurelia era grandemente ridimensionata in larghezza. Pertanto è stata abolita la passeggiata sul mare.


Domanda: ritenete che  il bando possa ancora essere ritenuto valido o detto progetto debba essere totalmente rifatto? 

11) dai tempi dei Romani le strade in città si facevano dritte ed in croce. A Savona manca la prosecuzione di via Paleocapa fino alla stazione ferroviaria, costringendo a tortuosi percorsi.


Domanda: introdurrete questo progetto nel piano urbano della mobilità?


12) al casello di Savona Vado si verifica caos permanente ormai da anni dovuto al parcheggio selvaggio dei TIR. Il nostro comitato ha fatto due proposte per realizzare aree attrezzate di sosta: una a Passeggi, l’altra al posto del carbonile della centrale di Vado.


Domanda: non ritenete che sia finalmente giunto il momento di dotare la città di Savona di questo indispensabile servizio?






2015 03 18 - corriere della sera - la Norvegia prepara il suo record - il primo tunnel per il passaggio delle navi


sabato 10 ottobre 2015

domenica 13 luglio 2014

2014 07 10 - lettera di Forzano a Di Tullio - 4 domande

dopo lungo percorso il 20 marzo 2009 fu adottato il PUC dal comune di Savona, sotto la regia dell’allora assessore all’urbanistica Livio Di Tullio. 

Recentemente, 9 luglio 2014, Lei si è espresso “lo sviluppo di Savona va pensato guardando alla città nel suo complesso e non a singoli interventi o a soluzioni contingenti” frase che è sicuramente condivisibile, ma non ancora sufficiente. Infatti quello che manca è una visione di sviluppo della città, o sarebbe meglio ancora del comprensorio savonese. 

Lei ha sollevato il problema degli ospedali. Fare un nuovo unico ospedale provinciale a Savona.

Questa affermazione sembra totalmente unilaterale e non inserita in un contesto di sviluppo e di urbanistica provinciale che, a mio parere e da molto tempo, dico dovrebbero essere strettamente interdipendenti. 

Sviluppo della città non è solo “cemento” pubblico o privato, ma molto di più: deve essere una opportunità di creare attrazione ed opportunità di lavoro per il territorio, opportunità che non si esauriscono con la realizzazione di “qualcosa”, ma opportunità che realizzando “qualcosa” diano un valore aggiunto permanente.

Ad esempio la passeggiata a mare di ponente recentemente approvata è un progetto modesto fine a se stesso: una passeggiata più ambiziosa, simile a quella di Barcellona o per stare vicini a Vado Ligure, con la contestuale rivisitazione urbanistica di tutta la fascia costiera da Zinola a Fornaci darebbe un impulso di trasformazione da quartiere “depresso” a zona di forte attrazione.

Sono 2,7 km di costa, il doppio di Albissola.

Il “cemento” pubblico o privato che sia è fine all’impresa che lo realizza, diverso il discorso se quel “cemento” è invece funzionale ad un discorso di più ampio respiro urbanistico e di pianificazione per realizzare un futuro di nuove opportunità.

Qui il discorso dovrebbe essere più ampio,e Savona dovrebbe assumersi la leadership nel guidare i comuni adiacenti per un discorso di comprensorio chiaro e lungimirante.
Aziende ne sono fallite molte: bisogna guardare al futuro e non guidare con lo sguardo all’indietro.
Una delle ultime è la Gavarry che sta per fallire a causa della fame di speculazione edilizia.

Le voglio fare alcune domande su ospedale e viabilità. Dell’ospedale a Legino si era già parlato in passato e sembra che questo intervento faccia molto gola ai proprietari dei terreni nonché speculatori in campo immobiliare.

Ma la domanda è:

(domanda n.1) viste le finanze pubbliche disastrate è proprio il caso di fare questa operazione? Chi paga? Riconvertire il vecchio ospedale in Valloria (a spanne 50.000 mq = 500 appartamenti da 100 mq) che prezzo ha?

(domanda n.2) 500 nuovi alloggi a Savona con un mercato immobiliare paralizzato hanno senso?
Se avere un nuovo ospedale a Legino è solo per avere l’ospedale vicino all’autostrada allora si può fare molto meglio e molto velocemente ed a costo decisamente più basso.

(domanda n.3) perché non lasciar perdere quella assurda uscita monodirezionale per sole ambulanze e realizzare invece il casello Albamare che sarebbe proprio in bocca all’ospedale?

Nel PUMT 2013 compare una proposta di connessione con un tunnel tra il centro del porto e Margonara che attraversa in pieno il terminal Costa, passa sotto al moletto con le case adiacente alle vecchie funivie e successivamente passa sotto al porticciolo della Lega Navale Italiana, una proposta che sembra campata in aria e poco fattibile.

Anzi per nulla fattibile! Chi sposta Costa Crociere da lì per tre anni?
Questa proposta sembra fatta apposta per non essere realizzata, e quindi far tornare in auge, quatta quatta, la proposta inserita nel PUC che prevede un terrapieno in porto (640 m x 105 m già realizzato) per poi passare sotto il Priamar ed i giardini eroe dei due mondi, uscire con una rampa in corso Colombo ( e di fatto isolare la città dal mare) proseguire con un sottopasso di corso T&B da corso Viglienzoni a corso Ricci (catasto) e poi proseguire in sopraelevata fino al Gabbiano. 

Questo progetto ci preoccupa molto: è un controsenso urbanistico far passare traffico pesante in centro città.
Visto che Lei è sia il proponente del PUC nella sua attuale estensione, che delle modifiche al PUMT confluite sotto il logo “PUMT 2013” Le pongo una ulteriore domanda:

(domanda n.4) qual’è il progetto che Lei sostiene?
 La connessione attraverso corso Colombo-Viglienzoni-Ricci o quella del tunnel sottoporto?
La versione PUC o la versione PUMT 2013? Nel secondo caso c’è una ipotesi percorribile che non sia quella impercorribile presentata nel PUMT2013?
Cordialità
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domenica 20 aprile 2014

2014 04 03 - la stampa - PUMT rispunta il tunnel sotto il porto


2014 04 09 - presentazione PUMT Savona 2013- casello Albamare/casello ambulanze, tunnel sottoporto versione comitato/PUMT

presentazione PUMT Savona 2013: casello Albamare/casello ambulanze, tunnel sottoporto versione comitato/PUMT

Parlando di statura umana ci sono popoli divenuti famosi per la loro statura: i Watussi,che superano facilmente 1,80 m e che possono crescere fino a 2,10 m, mentre i Pigmei raramente raggiungono 1,50 m.
Gli italiani si attestano su 1,70 m.


Pertanto se ragioniamo in termini “qualitativi” e diciamo che un uomo di 1,70 m è di altezza “normale” questo vale solo se “assieme” specifichiamo che è italiano! Infatti per i Watussi un uomo di 1,70 m è un uomo basso, mentre per i Pigmei un uomo di 1,70 m è un gigante. Che dire poi se diciamo che un uomo di 1,50 m è alto: va bene solo per i Pigmei! Per gli italiani è uno molto basso, per i Watussi è addirittura un “nano”!

Queste due riflessioni per dire che il ragionamento “qualitativo” è troppo spesso fuorviante. A pag 22 della presentazione PUMT c’è un esercizio di analisi “qualitativa” basata su giudizi graduati su: bassa, medio/bassa, media, medio/alta, alta.
Un giudizio basato su tale scala ha poco senso sulla fattibilità tecnica: o è fattibile o non lo è, semmai sarà una valutazione sul costo che darà un responso “quantitativo”, ed una valutazione sul costo/benefici.



Una scala dei valori deve valutare in primo luogo l’efficacia dell’intervento, perché è questo che interessa al decisore in prima istanza. Poi a seguire la fattibilità tecnica, il costo, il rapporto costo/benefici, il confronto con altre soluzioni.

connessione porto.

Trattandosi di soluzioni viarie, queste hanno implicazioni con altri parametri. Ad esempio il tunnel sottoporto proposto dal Comitato Casello Albamare ha stretta connessione col Casello Albamare, col porto, con l’ospedale, col centro, con l’Aurelia bis. Non traspare minimamente un confronto tra questo tunnel ed il tunnel invece proposto dal PUMT 2013 di tracciato più lungo e molto orientato al solo servizio di collegamento uscita Margonara dell’Aurelia bis col porto. Ci vorrebbe una comparazione, che sarebbe magari giusto fare con un simulatore, in modo da passare da giudizi “qualitativi” basati sul giudizio “personale” a giudizi “oggettivi” responso di un simulatore alimentato da dati corretti.





Non trascuriamo “chi paga”: per Albamare abbiamo sempre ipotizzato un intervento da parte di Autostrade che si rifarebbe con un ritorno degli investimenti in 9 anni con il gettito dei nuovi flussi di traffico pagante ed eventualmente col 5% da reinvestire sul territorio, mentre per esempio per la prosecuzione dell’Aurelia bis bisogna attendere finanziamenti da parte dello stato, oggigiorno quantomai improbabili.

Un discorso a parte merita la colonna inserimento nel PUMT e la colonna “Note”.

- Sottopasso pedonale di via Gramsci, inserimento nel PUMT a 10 anni, in corrispondenza di piazza Salineri: nessun progetto (noto), nessun confronto col nostro progetto in piazza Leon Pancaldo. Inserimento nel PUMT a 10 anni vuol dire “noi non lo faremo di certo”, “”ci penserà qualcun altro”!

- Casello A10 Albamare-porto, “nessun inserimento nel PUMT”, “il dislivello di circa 95 metri fra A10 e la tratta in subalveo richiederebbe una rampa “in curva” di 2 km”.
Trascuriamo “nessun inserimento nel PUMT” ed andiamo oltre. Il casello Albamare è a 46 metri slm e con una rampa di 1400 metri arriva alla rotatoria di collegamento alle funivie, che è a 9 metri slm. Rampa in curva molto blanda di cui è piena l’Italia ed il mondo. Pendenza 2,64%, assolutamente accettabile. Il tunnel sotto il porto dalle funivie al centro del porto è di 1100 metri, pendenza massima 6%, in curva. Ma che giudizio: chi lo ha dato sa solo fare tratti di strada rettilinei? L’Aurelia bis non quasi tutta in curva?

- Tunnel subalveo Valloria-porto, “PUMT progetti speciali”, il dislivello di circa 40 metri fra Aurelia/Rio Termine e tratta in subalveo richiede una rampa di 800 metri di cui 200 in trincea.

Intanto tra il tunnel sottoporto proposto da Albamare e quello ipotizzato nel PUMT la parte sottoalveo è simile per lunghezza e problemi, la restante parte è di 300 metri per tunnel-Albamare contro 600 metri per arrivare verso Margonara. Non c’è nessuna giustificazione tra la discrepanza dei giudizi fattibilità tecnica(medio/bassa contro media) e sostenibilità economica (bassa contro medio/bassa). Quindi sempre un giudizio migliore per il tunnel suggerito dal PUMT. Questo tipo di giudizio “qualitativo” vale assolutamente nulla, e non c’è uno straccio di confronto sull’efficacia!

connessione ospedale.

lascio a voi giudicare:

Uscita ambulanze A10-via Genova (monodirezionale per chi proviene da ponente)
fattibilità tecnica media, efficacia alta, inserimento nel PUMT a 5 anni,
“nota”= lungo itinerario di via Polveriera con un profilo altimetrico non compatibile con una normale uscita dell’autostrada

Casello A10 Albamare-Ospedale, tutte le direzioni, tutti i veicoli
fattibilità tecnica medio-bassa, efficacia media, nessun inserimento nel PUMT
“nota”=intervento ridondante con gli accessi dall’Aurelia bis e da via Genova

Assolutamente curioso che una uscita monodirezionale per “sole” ambulanze abbia una efficacia “alta” ed il casello Albamare con tutte le uscite ed ingressi abbia una efficacia “bassa”!
Complimenti arch. Ciocia, Polinomia srl Milano!

11 agosto 2012, la stampa, la società Autostrade dice no al casello per ambulanze per il San Paolo:

“accessi come quello non rientrano negli standard geometrici della rete autostradale”
“tant’è che sulla rete non vi sono situazioni di questo tipo”
“non garantisce la sicurezza di trasporto del malato”
“suggeriamo una profonda riflessione sulla reale efficacia di una siffatta soluzione”