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domenica 7 settembre 2014
domenica 13 luglio 2014
2014 07 10 - lettera di Forzano a Di Tullio - 4 domande
dopo lungo percorso il 20 marzo 2009 fu adottato il PUC dal comune di Savona, sotto la regia dell’allora assessore all’urbanistica Livio Di Tullio.
Recentemente, 9 luglio 2014, Lei si è espresso “lo sviluppo di Savona va pensato guardando alla città nel suo complesso e non a singoli interventi o a soluzioni contingenti” frase che è sicuramente condivisibile, ma non ancora sufficiente. Infatti quello che manca è una visione di sviluppo della città, o sarebbe meglio ancora del comprensorio savonese.
Lei ha sollevato il problema degli ospedali. Fare un nuovo unico ospedale provinciale a Savona.
Questa affermazione sembra totalmente unilaterale e non inserita in un contesto di sviluppo e di urbanistica provinciale che, a mio parere e da molto tempo, dico dovrebbero essere strettamente interdipendenti.
Sviluppo della città non è solo “cemento” pubblico o privato, ma molto di più: deve essere una opportunità di creare attrazione ed opportunità di lavoro per il territorio, opportunità che non si esauriscono con la realizzazione di “qualcosa”, ma opportunità che realizzando “qualcosa” diano un valore aggiunto permanente.
Ad esempio la passeggiata a mare di ponente recentemente approvata è un progetto modesto fine a se stesso: una passeggiata più ambiziosa, simile a quella di Barcellona o per stare vicini a Vado Ligure, con la contestuale rivisitazione urbanistica di tutta la fascia costiera da Zinola a Fornaci darebbe un impulso di trasformazione da quartiere “depresso” a zona di forte attrazione.
Sono 2,7 km di costa, il doppio di Albissola.
Il “cemento” pubblico o privato che sia è fine all’impresa che lo realizza, diverso il discorso se quel “cemento” è invece funzionale ad un discorso di più ampio respiro urbanistico e di pianificazione per realizzare un futuro di nuove opportunità.
Qui il discorso dovrebbe essere più ampio,e Savona dovrebbe assumersi la leadership nel guidare i comuni adiacenti per un discorso di comprensorio chiaro e lungimirante.
Aziende ne sono fallite molte: bisogna guardare al futuro e non guidare con lo sguardo all’indietro.
Una delle ultime è la Gavarry che sta per fallire a causa della fame di speculazione edilizia.
Le voglio fare alcune domande su ospedale e viabilità. Dell’ospedale a Legino si era già parlato in passato e sembra che questo intervento faccia molto gola ai proprietari dei terreni nonché speculatori in campo immobiliare.
Ma la domanda è:
(domanda n.1) viste le finanze pubbliche disastrate è proprio il caso di fare questa operazione? Chi paga? Riconvertire il vecchio ospedale in Valloria (a spanne 50.000 mq = 500 appartamenti da 100 mq) che prezzo ha?
(domanda n.2) 500 nuovi alloggi a Savona con un mercato immobiliare paralizzato hanno senso?
Se avere un nuovo ospedale a Legino è solo per avere l’ospedale vicino all’autostrada allora si può fare molto meglio e molto velocemente ed a costo decisamente più basso.
(domanda n.3) perché non lasciar perdere quella assurda uscita monodirezionale per sole ambulanze e realizzare invece il casello Albamare che sarebbe proprio in bocca all’ospedale?
Nel PUMT 2013 compare una proposta di connessione con un tunnel tra il centro del porto e Margonara che attraversa in pieno il terminal Costa, passa sotto al moletto con le case adiacente alle vecchie funivie e successivamente passa sotto al porticciolo della Lega Navale Italiana, una proposta che sembra campata in aria e poco fattibile.
Anzi per nulla fattibile! Chi sposta Costa Crociere da lì per tre anni?
Questa proposta sembra fatta apposta per non essere realizzata, e quindi far tornare in auge, quatta quatta, la proposta inserita nel PUC che prevede un terrapieno in porto (640 m x 105 m già realizzato) per poi passare sotto il Priamar ed i giardini eroe dei due mondi, uscire con una rampa in corso Colombo ( e di fatto isolare la città dal mare) proseguire con un sottopasso di corso T&B da corso Viglienzoni a corso Ricci (catasto) e poi proseguire in sopraelevata fino al Gabbiano.
Questo progetto ci preoccupa molto: è un controsenso urbanistico far passare traffico pesante in centro città.
Visto che Lei è sia il proponente del PUC nella sua attuale estensione, che delle modifiche al PUMT confluite sotto il logo “PUMT 2013” Le pongo una ulteriore domanda:
(domanda n.4) qual’è il progetto che Lei sostiene?
La connessione attraverso corso Colombo-Viglienzoni-Ricci o quella del tunnel sottoporto?
La versione PUC o la versione PUMT 2013? Nel secondo caso c’è una ipotesi percorribile che non sia quella impercorribile presentata nel PUMT2013?
Cordialità
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domenica 22 giugno 2014
domenica 20 aprile 2014
sabato 15 febbraio 2014
2014 02 14 - nota x apicella - raccolta dati traffico
PUMT 2010 Savona, piano urbano mobilità e trasporti.
Principalmente manca una buona raccolta dati, ed una buona analisi dello stato di fatto, basi di ogni progetto serio: sbagliate queste cade tutto il castello.
Nel PUMT 2010 non è stata per nulla sviluppata la parte dei punti attrattori: ospedale, porto, scuole, supermercati. Nessun accenno al fatto che quando attraccano 4 navi Costa simultaneamente si ha un picco di maggior traffico di ben 2500 auto e bus!
Bisogna fare una raccolta dati più accurata e più estesa sul territorio.
Se il 75% del traffico che entra a Savona sia da levante che da ponente vuole andare tra il centro, l’ospedale, ed il porto, è anche bene sapere da dove partono.
Ovvero serve una analisi origine-destinazione che dia informazioni utili.
Un flusso considerevole del traffico che entra in Savona da levante proviene da Celle e Varazze, ma non si sa “quanti veicoli” con precisione.
Ebbene sono queste le informazioni che possono far sapere se l’Aurelia bis potrà essere utile ed in che misura, quanto il casello Albamare potrebbe essere interessante per gli abitanti di Celle e Varazze, che potendo prendere il casello di Celle sarebbero in 7 minuti alle funivie!
Ed allora è necessario valutare meglio il traffico savonese, estendendo l’indagine anche ad alcuni punti cruciali come:
- l’Aurelia tra Varazze e Celle
- l’Aurelia tra Albisola e Celle.
- statale di Sassello a Carabigi
- strada dal ponte Pertini verso Luceto/Ellera
- statale Cadibona
- strada per il Santuario
- Aurelia a Zinola
- corso Svizzera.
Per ognuno di questi punti è necessario sapere da dove vengono, dove vanno.
Anche in città c’è scarsità di rilievi. Ad esempio all’interno di Villapiana nessun rilievo.
Serve una migliore analisi dei flussi di traffico.
Nel PUMT 2010 la simulazione ha dato risultati a dir poco ridicoli:
- in corso Mazzini ad Albisola Capo velocità di 39 km/h e di 44 km/h a seconda del senso di marcia tra le sette e le nove di mattino.
- a Savona centro velocità tra i 50 e 60 km/h!
Chiediamo una seria raccolta dati ed una seria analisi dei flussi di traffico!
L'analisi noi l’abbiamo fatta con flussi ottenuti dai pochi dati disponibili, ma bisogna fare una indagine aggiornata, inoppugnabile, con dati recenti.
E bisogna anche inserire sia il casello Albamare che il tunnel sotto il porto nel PUMT. Per il casello Albamare noi ipotizzammo il finanziamento da parte della società Autostrade, ripagata poi dai maggiori transiti: per giustificare questa richiesta è necessaria una base di dati aggiornata e consistente.
lunedì 4 novembre 2013
domenica 15 settembre 2013
sabato 3 agosto 2013
venerdì 3 maggio 2013
domenica 9 dicembre 2012
lunedì 3 settembre 2012
2012 09 02 - savonanews - e indovina - non fecero nulla - con 15 anni per realizzare un PUC
1) Visto che l"autostrada tra Celle e Savona Vado ha numerosi problemi (tortuosita" del tracciato, percorso urbano, gallerie fuori norma UE, mancanza di corsie di emergenza, incidenti specie in galleria (Celle-Albisola)) e che
2) l"Aurelia bis progettata ma non finanziata era ampiamente insoddisfacente perche" limitata al tratto Luceto-corso Ricci, e poi perche" non riusciva a captare le principali direttrici di traffico, nonche"
3) l"autostrada presentava un percorso ideale come Aurelia bis scorrendo praticamente nei vari quartieri di Celle-Albisola-Savona con 16 punti di facile interscambio, sarebbe stata una buona decisione usare l"autostrada tra Celle e Savona-Vado come Aurelia bis e fare un tratto nuovo di autostrada nel tratto corrispondente (casello Celle fino al casello Savona-Vado) praticamente tutto in galleria, e quindi diminuendo fortemente l"impatto verso la citta" di quel traffico in attraversamento del territorio.
Berruti condivise l'idea ma la vide troppo complessa dal punto di vista realizzativo, e mi suggerì di pensare ad un nuovo casello per Savona centro, progetto piu" facilmente realizzabile.
In pochi giorni nacque il progetto del casello Albamare. Sono nato lì e conosco il territorio palmo a palmo.
Ho chiesto un nuovo appuntamento per spiegare il progetto: concesso, ma all'incontro invece di trovarmi di fronte Berruti mi sono trovato Di Tullio, il quale invece di recepire quanto avrei voluto esporre si è invece prodigato ad espormi le sue teorie su piazza Saffi e Villapiana.
Quindi totale chiusura.
Ho ritentato di avere un colloquio con Berruti. Nulla.
Ed allora con un folto gruppo di amici sia di Albisola che di Savona abbiamo fondato il comitato casello Albamare. Persone esasperate da anni di code, da anni di progetti assurdi di Aurelie bis e di metrobus inconsistenti e devastanti per il territorio.
E' stato facile trovarci uniti e formare un comitato, in quanto da anni condividevamo i problemi e parlavamo di quanto le soluzioni in itinere fossero poco realistiche.
Abbiamo parlato a tutti i consiglieri del comune di Savona, abbiamo raccolto oltre 5000 firme a sostegno del casello Albamare. Abbiamo ottenuto delibere a favore all"unanimita" dal consiglio comunale di Savona (Berruti e Di Tullio compresi), e da altri 12 comuni.
Berruti coordinatore dei 13 comuni scrisse al presidente Burlando, che accolse tutti i sindaci ed i rappresentanti del comitato casello Albamare, assicuro' il suo appoggio, nonchè la realizzazione di uno studio trasportistico ed un progetto di massima del casello, che affidò all'allora assessore Ruggeri.
Che fece Ruggeri? Nulla!
Che fece Berruti: nulla!
Che fece Burlando: nulla!
Che ha fatto Berruti nei suoi mandati in Comune? Un piano urbano della Mobilità PUMT 2010 approvato solo dallo giunta e non da consiglio!
E che dire: ci mancherebbe che neppure la giunta lo avesse approvato! Ma il consiglio a distanza di due anni ancora non lo ha approvato! Quindi carta straccia: ma pagata!
Un piano che e" una accozaglia di volonta" dei vari politici accorpata da un "tecnico" pagato solo per redigere un documento che non ha nessuna visione programmatica della mobilita". E vediamo che l"assessore alla mobilita" continua ad andare avanti con sue invenzioni senza nessuna visione globale dei problemi.
Il PUC? Piano Urbanistico Comunale?
Anche lui una accozaglia di carte invece che un "piano". PUC e PUMT dovrebbero andare di concerto per pianificare e programmare quanto la politica comunale vuole realizzare.
Quindici anni per realizzare un PUC! Alla faccia! Un sindaco se va bene dura 5 anni, ed allora non sarebbe logico che per fare un PUC ci voglia "molto" meno? Se no che programma quel sindaco?
Un sindaco "programma" e poi fa, il tutto in 5 anni. Ma Berruti ha dichiarato che quel PUC e" superato (nonostante 15 anni di gestazione), che su molti aspetti bisogna rivederlo! Ma non e" stato appena approvato pochi mesi fa!
PUMT e PUC si intrecciano su numerosi, ovviamente, problemi riguardanti la viabilita". Nel PUC e" stato inserito anni fa, nuovamente 2 anni fa, e nuovamente nel 2011, ovvero nella versione definitiva del PUC, un progetto che e" la negazione di ogni teoria urbanistica. Che cosa è?
E" il progetto dell"ente porto di connessione del porto alle autostrade, passando sotto al Priamar ed al giardino eroe dei due mondi, per poi emergere in corso Colombo (isolando quindi la citta" dai giardini), e poi proseguire con un sottopasso che assorbe completamente corso Viglienzoni e che emerge al catasto.
Di lì sopraelevata fino al gabbiano, e quindi camion ed autobus al livello del quarto piano dei palazzi. Tutto ok?
Berruti è nascosto nelle sacre stanze, e fa parlare il suo portavoce, Paolo Gaggero, il quale afferma che "non e" assolutamente volonta" politica realizzare quel progetto! Ma allora, dopo 15 anni di gestazione di questo PUC, per quale motivo lo avete messo li" questo progetto per ben 3 volte!
Se non lo volete fare, non dovevate metterlo nel PUC! Mi sembra chiaro!
Ed Albamare? Nonostante l"approvazione all"unanimita" del consiglio di Savona del casello Albamare quello vero con tutte le direzioni e per ogni tipo di veicoli, Berruti persegue oggi l'idea Di Tullio di un"uscita ad Albamare monodirezionale per le sole ambulanze! Ed insiste nonostante la bocciatura della societa" autostrade!
Sulla mobilita" le domande sarebbero molte, una prima di tutte: invece di procedere a tentoni lo volete fare un piano serio? Un piano della mobilita" che risolva i vari problemi di Savona? Casello Albamare quello vero completo, connessione porto-autostrade, viabilita" verso Albisola, viabilita" verso ponente (corso Mazzini, Tardy & Benech, Stalingrado), viabilita" Villapiana, una corretta valutazione dell"apporto dell"Aurelia bis? Magari anche piste ciclabili (quelle vere) e parcheggi per auto e per moto, che non sono solo "attrezzi" da pirati della strada?
Quello che invece vediamo e" una assoluta mancanza di volonta" a realizzare seri documenti programmatori (PUMT e PUC), un dilettantistico approccio giorno per giorno ai problemi specie quelli della mobilita" che si aggravano sempre piu", mentre per contro il valzer delle poltrone va per la maggiore.
Recentemente è stata lanciata una campagna di coinvolgimento del cittadini nel definire i problemi della città! Che dire? Che gli eletti, che i consiglieri, che gli assessori nulla sanno dei problemi di questa citta"? Che i comitati come il nostro, che ha avuto il sostegno di oltre 5000 cittadine cittadini non contano nulla? Ed allora questa campagna e" solo una ennesima presa in giro? Il valzer delle poltrone invece va alla grande! Ma i cittadini che hanno votato qualcuno per fare il sindaco sono d'accordo? Si rispetta la loro volontà?
Ricordiamo il recente salto della quaglia di Ruggeri, il quale da sindaco salto" in regione, ma poi fu punito sonoramente dagli elettori. Speriamo che gli elettori stiano molto attenti a tutti gli aspiranti saltatori della quaglia!

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