sabato 3 agosto 2013

2013 07 28 - savonanews - savona - il consiglio comunale ha troppo da discutere e così il casello albamare e tunnel sottoporto vanno a settembre


2013 07 25 - il secolo - Apicella - il casello Albamare nel piano del traffico


2013 07 01 - IVG - paolo forzano scrive al sindaco di millesimo


2013 08 01 - via nizza - concorso di idee - Paolo Forzano risponde a Di Tullio


L'idea di Di Tullio di lanciare un concorso di idee è una iniziativa che ha due aspetti molto contrastanti. 
Aspetto positivo: il concorso di idee è di solito una iniziativa che tende a richiamare talenti progettuali a definire una chiave di lettura di una riqualificazione o di una progettazione per la quale ci possono essere molteplici approcci. 
Premesse.
La zona oggetto del concorso di idee è una zona molto importante per lo sviluppo di Savona. 2700 metri di costa dallo scaletto fornaci al torrente Quiliano a Zinola. Tanto per capirci, Albisola, dallo scoglio della Maddonnetta a capo Torre misura 1900 metri.
 Ed allora la costa in questione è circa 1,5 volte tutta Albisola. Un'area su buona parte della quale ci sono situazioni di degrado, proprietà divise pubbliche e private, e parti su cui il PUC ha già definito delle concessioni. 
Pertanto, questo concorso di idee dovrebbe occuparsi di aree "non incluse nei distretti di trasformazione", dimostrare l'effettiva fattibilità del progetto divincolandosi tra una serie non indifferente di limiti.
Considerazioni. 
Qual'è l'obiettivo finale? Dare un assenso a tutto quanto già fatto e "tappare" i buchi facendo miracoli? Mi pare un concorso di idee in versione "minore". Un po' come fatto col PUMT in cui si è affastellato di tutto (idee preesistenti) senza organicità. Stesso discorso col PUC: un'opera più da notaio (che registra diligentemente tutte le richieste pervenute), piuttosto che da urbanista che progetta il futuro.
Visto il periodi di stasi dell'economia della città, e vista la necessità di un "rilancio" in una qualche chiave della città, mi pare che ragionare nel piccolo sia miope e porti poco lontano. Occorre di più. Occorre che su tutta questa zona si faccia una grande programmazione territoriale, un PUC nuovo e coraggioso, che al di là degli interessi singoli sappia dare un tale impulso da soddisfare ampiamente tutti gli interessi dei privati.
Occorre però un ragionamento più complessivo. Se non si vuol toccare nessun confine si farà poca strada.
Farei come esempio Barceloneta la passeggiata a mare di Barcellona. Una passeggiata straordinaria, dove ciclisti e pedoni hanno uno sbocco fantastico, dove la fruizione della spiaggia e del mare è facilitata dai mezzi pubblici che arrivano a livello spiaggia, dove le costruzioni non sono cresciute una ad una secondo i desideri dei singoli proprietari, ma fanno parte di un disegno globale. 
Quindi non limiti tipo "massimo 4 piani" che poi portano a file ininterrotte di palazzine che fanno diga. Ma poche costruzioni che rendono "bella e massimamente fruibile" l'area dal punto di vista architettonico e paesaggistico.
Si può fare? Certo! Bisogna solo volerlo! Ed allora ultimo punto.
Aspetti negativi della proposta Di Tullio.
In primo luogo il tempo: lanciare un concorso di idee ad agosto per fine agosto, partecipano solo gli amici! E' vero che saranno selezionati da una commissione "di non politici" per costituire una pattuglia di 10 eletti. Ma non si è mai sentita una simile prassi. Il concorso deve essere il più aperto possibile. 
Non si può fare una scrematura preliminare di progettisti: bisogna valutare le "idee" senza conoscere i progettisti, i quali devono inviare gli elaborati in forma anonima, e poi gli elaborati saranno valutati da una giuria di "esperti" di valore, piuttosto che da funzionari comunali.
Richiamare talenti perchè solo così si possono avere idee di pregio: e quindi tempo e pubblicità del concorso di idee.
Punto due: bisogna fare un piano urbanistico specifico dell'area, che dia a tutto l'insieme una grande organicità ed interesse. E quindi superare vincoli tanto assurdi quando controproducenti per tutti. La posta in gioca è alta, e pertanto le aspirazioni della politica devono essere alte, ovvero dare un vero rilancio alla città.
Punto tre.
Il premio. Un po' bassotto il montepremi. 33.000 euro al primo, 4.500 euro al secondo, 2.500 euro al terzo. Solo un discreto premio per il primo, pochissimo per gli altri. Non va bene. Se l'ambizione ci porta ad un progetto di grande respiro e di rilancio turistico ed economico, ci vogliono buone idee e conseguentemente buoni progetti. Un montepremi così non attira, anzi, visto il premio praticamente solo per il primo fa pensare che questo primo esista gìà!


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http://www.simone.it/appaltipubblici/progettazione/concorsi_di_idee.htm
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I concorsi di idee
Si tratta della terza modalità prevista dalla normativa per l'affidamento di incarichi di progettazione a tecnici esterni. Ad essi la stazione appaltante potrà ricorrere per acquisire progetti preliminari e idee progettuali risolutivi di problemi che per la loro natura consentono varie possibilità di impostazione. Alla migliore proposta ideativa spetta un "congruo premio".
Il concorso di idee fu introdotto nel nostro ordinamento, sull'esempio francese, dal D.P.R. 6 novembre 1962, n. 1930 (in seguito abrogato dal Regolamento) che lo qualificava come una particolare tipologia di concorso di progettazione cui ricorrere quando occorre acquisire progetti preliminari che attengano allo studio dei problemi che per la loro natura consentono varie possibilità di impostazione, per cui i concorrenti sono chiamati a presentare idee o proposte mediante una relazione, corredata da disegni sommari o schizzi (art.3). Si tratta quindi di una offerta al pubblico in cui l'amministrazione si impegna ad acquistare, corrispondendo un premio, l'idea progettuale che l'amministrazione stessa avrà giudicato più meritevole.
Attualmente, l’istituto è disciplinato dall’art. 108 del Codice il quale stabilisce che:
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Art. 108
(Concorso di idee)
1. Le norme della presente sezione trovano applicazione, nei limiti della compatibilità, anche ai concorsi di idee finalizzati all’acquisizione di una proposta ideativa da remunerare con il riconoscimento di un congruo premio.
2. Sono ammessi al concorso di idee, oltre che i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione, anche i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine professionale secondo l’ordinamento nazionale di appartenenza, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto di impiego, con esclusione dei dipendenti della stazione appaltante che bandisce il concorso.
3. Il concorrente predispone la proposta ideativa nella forma più idonea alla sua corretta rappresentazione. Per i lavori, nel bando non possono essere richiesti elaborati di livello pari o superiore a quelli richiesti per il progetto preliminare. Il termine di presentazione della proposta deve essere stabilito in relazione all’importanza e complessità del tema e non può essere inferiore a sessanta giorni dalla pubblicazione del bando.
4. Il bando prevede un congruo premio al soggetto o ai soggetti che hanno elaborato le idee ritenute migliori.
5. L’idea o le idee premiate sono acquisite in proprietà dalla stazione appaltante e, previa eventuale definizione degli assetti tecnici, possono essere poste a base di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi di progettazione. A detta procedura sono ammessi a partecipare i premiati qualora in possesso dei relativi requisiti soggettivi.
6. La stazione appaltante può affidare al vincitore del concorso di idee la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, con procedura negoziata senza bando, a condizione che detta facoltà sia stata esplicitata nel bando, e che il soggetto sia in possesso dei requisiti di capacità tecnico – professionale ed economica previsti nel bando in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare.
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http://www.expo2015.org/appalti-e-gare/concorso-idee-architetture-servizio
Expo 2015 S.p.A. ha bandito un concorso Internazionale di idee mediante procedura aperta, in forma anonima e in un’unica fase, per l’acquisizione di una proposta ideativa per la realizzazione delle Architetture di Servizio del Sito di Expo Milano 2015.
Oggetto del bando sono tre diverse tipologie di Architetture di Servizio (67000 m2 di superficie lorda pavimentata totale), progettate come strutture temporanee che al termine dell’Evento saranno smantellate e cui componenti potranno essere eventualmente riutilizzati o riciclati.
I premi consegnati:
  • Classificato: 90.000 euro come premio e corrispettivo per l’incarico di supervisione artistica
  • 2°-3°-4°-5° Classificato: 14.000 euro come rimborso spese e acquisizione della proposta ideativa
Calendario:
21 dicembre 2011: Lancio del concorso
24 febbraio 2012: Consegna delle proposte creative
12 aprile 2012: Proclamazione del vincitore
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http://www.gse.it/it/salastampa/news/Pages/Concorso-di-idee-internazionale-pubblicato-il-nuovo-bando.aspx
News

Concorso internazionale di idee: pubblicato il bando 2013

Il GSE informa che nella sezione Sostenibilità > Progetti > Concorso internazionale di idee è pubblicato il pdf16.gifbando 2013 del Concorso internazionale di idee “Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane”, giunto alla terza edizione e redatto in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente dell’Università “La Sapienza” di Roma, l’ENEA e l’associazione ambientalista Marevivo.
Si ricorda che il termine di presentazione degli elaborati è fissato per il 30 settembre 2013.
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2013 08 01 - il secolo - via nizza - concorso di idee


2013 08 02 - la stampa - Di Tullio - meno auto e più aree pedonali nel centro di Savona


2013 07 30 - il secolo - Paolo Forzano corregge la rotatoria di Miramare



2013 07 06 - la stampa - Aurelia bis sì svincolo margonara


2013 07 22 - la stampa - Aurelia bis - da albisola partono i due grandi tunnel


Paolo Forzano: stato delle infrastrutture nel savonese


Savona ed il suo territorio. La città, capoluogo di provincia,  dovrebbe saper attrarre funzioni nuove e più alte che riguardano l'industria, i trasporti, il turismo, i servizi: una relazione difficile, dovuta alle infrastrutture ma anche alla mancanza di una programmazione seria, efficace. Progetti risolutivi, discutendone col territorio, ascoltando i pro ed i contro, arrivare a soluzioni che siano un buon compromesso con le esigenze del territorio, ma in ogni caso siano funzionalmente adatti.

Se analizziamo le infrastrutture, che sono alla base delle dinamiche produttive ed economiche, vediamo che esistono da anni delle carenze dell'intero sistema infrastrutturale destinato alla mobilità delle persone e delle merci, carenze che possono essere risolte solo con interventi significativi e  finanziariamente impegnativi.

Sulle grandi infrastrutture, che da decenni gravitano sul savonese, possiamo citare:
il raddoppio della ferrovia del Ponente; 
il completamento del raddoppio dell'Autostrada Savona - Torino;
l'adeguamento e il potenziamento della tratta ferroviaria San Giuseppe/Acqui/Alessandria ed il suo raccordo con il porto di Vado; 
la realizzazione della autostrada Albenga-Carcare-Predosa.
Come è la situazione?
Il raddoppio della ferrovia procede a passi da lumaca, ed in questo momento la "lumaca" sembra ferma; il completamento del raddoppio SV-TO è stato completato con una certa economia, che ha imposto di continuare ad usare il vecchio tracciato almeno per un senso di marcia; l'adeguamento della S.Giuseppe-Alessandria non è mai partito, e questo è grave in quanto con la partenza della piattaforma Maersk sarebbe invece necessario che fosse già concluso; l'Albenga-Predosa è abortita durante la gestazione: infatti il progetto di massima è stato rigettato dalla massima parte dei comuni interessati: un fallimento totale.

Ma oltre a questi,  "grandi infrastrutture" più esterne, di grande area, gravitano su Savona :  altri problemi infrastrutturali, che necessitano di una programmazione e una progettazione più attente e ad una serie di interventi che impattano direttamente sui comuni del Savonese, incidono nel contesto di un Piano Urbano della Mobilità e del Traffico della città di Savona, ma non solo. In effetti le relazioni della città col territorio circostante sono molto strette ed interdipendenti. Pensiamo solo all'Aurelia bis Albisola-Savona. 

Non interessa solo Savona e le Albisole: interessa anche Celle Ligure, Varazze e tutto l'entroterra. Pensiamo  ad un autoporto a servizio del porto di Savona, di Vado Ligure e dei transiti autostradali. Pensiamo alla connessione porto di Savona-autostrada, connessione sollecitata dalla EU da decenni. Pensiamo ad un casello per Savona centro, ospedale, porto. 
Quali soluzioni?

L'Aurelia bis è in costruzione, ma è il residuo di un progetto progressivamente ridotto ad un moncone poco utile, e soprattutto non è un lotto funzionale di un progetto risolutivo nella sua interezza. Un'isola nel deserto o quasi. Uscita Margonara, da Albisola verso Savona centro ed ospedale, una possibilità futura di cui esiste solo un progetto di massima. Ci vorranno decenni? 

Autoporto: nessun progetto, solo una proposta del nostro comitato per 500 TIR all'incrocio tra la GE-Ventimiglia e la SV-TO. Futuro anche qui? Quali decisioni in merito? 

Connessione porto-autostrade: esiste un progetto reiterato 3 volte nel PUC (piano urbanistico comunale) col percorso Priamar-corso Colombo-corso Viglienzoni-corso Ricci-Aurelia bis. Necessita il rifacimento totale del casello di Albisola. 

Ma poi: la UE che cosa chiedeva?  

L'alleggerimento del traffico merci sulla viabilità urbana centrale di Savona, condizione irrinunciabile per la riqualificazione urbanistica. E' proprio il contrario. I Politici Savonesi dicono: non si farà mai! Sì lo abbiamo già sentito con quello spezzone dell'Aurelia bis, e ce lo ricordiamo ancora! Casello Albamare e tunnel sottoporto: risolverebbe molti problemi. 

Traffico del porto, traffico per l'ospedale, alleggerimento sostanzioso traffico Albisola-Savona, ma anche Legino-Stalingrado-Mazzini-porto. A che punto è? Il pallino in mano al Consiglio Comunale di Savona. 

Attorno al Comune di Savona, 24 Comuni del circondario  favorevoli a questa soluzione, aspettano. Il Consiglio Comunale di Savona ne doveva discutere il 26 luglio.   Ne discuterà a settembre.

2013 07 27 - la stampa - ascensore del brandale - dietrofront del comune


2013 08 01 - la stampa - caviglia su berruti - non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare


2013 07 22 - il secolo - savona il PD si consegna a genova - mandate un commissario


2013 07 25 - la stampa - apre la bretella di via Bonini


2013 07 29 - il secolo - la liguria dei treni cancellati - spariti 224 convogli


2013 07 17 - la stampa - assoutenti - raddoppio ferroviario si può fare senza spostamento a monte


2013 08 02 - la stampa - via Scotto chiude due settimane per l Aurelia bis


2013 08 02 - il secolo - i prigionieri dell aurelia bis


2013 07 25 - il secolo - cantiere aurelia bis 1000 giorni di disagi


2013 07 08 - la stampa - esasperati e soli


2013 07 04 - la stampa - l aurelia bis non ci fa più vivere


2013 07 22 - il secolo - genova tenta il blitz - diga a gara entro il 2015


2013 07 24 - il secolo - genova - meganavi e diga