sabato 8 ottobre 2011

2011 10 04 - trucioli savonesi - l'incubo carbone - RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

Il risultato di questa magica invenzione è sotto gli occhi di tutti e viene chiaramente esplicitato da questa drammatica foto

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO

Trentasettesima puntata


(estratto da:) L’INCUBO CARBONE

Savona una tra le principali “capitali del carbone”.

Ecco perché non è ancora in funzione il nuovo terminal Alti Fondali

(parte di articolo estratto dall'originale: http://www.truciolisavonesi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2427:lincubo-carbone&catid=59:aldo-pastore&Itemid=57)

Possiamo parlare, addirittura di una FILIERA DEL CARBONE, che ha il suo inizio logistico presso gli ALTI FONDALI DEL PORTO DI SAVONA ed è dotata di un duplice termine: LA CENTRALE TIRRENO-POWER DI VADO LIGURE e LA FABBRICA ITALCOKE DI BRAGNO (CAIRO MONTENOTTE) .

Per ragioni di spazio, limiterò la mia attenzione al punto di partenza, riservandomi di completare l’esposizione nell’articolo della prossima settimana; ed, allora, incominciamo dal:

TUNNEL SOTTERANEO – SOTTOMARINO CHE UNISCE GLI ALTI FONDALI DEL PORTO DI SAVONA ALLA STAZIONE DI SAN ROCCO E, SUCCESSIVAMENTE ALL’ITALCOKE DI BRAGNO

Come riferito dai Quotidiani locali, l’opera comprende:

A) La realizzazione di due tunnel collegati, per una lunghezza complessiva di 1.600 metri circa (il primo, sottomarino, da 500 metri, a partenza dalla banchina del Terminal Alti Fondali ed il secondo, sotterraneo, a 40 metri di profondità,della lunghezza di 1.100 metri, conducente alla Stazione di San Rocco);

B) L'installazione di un Nastro Trasportatore e degli Impianti ad esso connessi (sistema di videocamere e monitoraggio, tramite software avanzati, del funzionamento del sistema di trasporto);

C) La realizzazione della Stazione di San Rocco (stazione internodale, dove il carbone, in arrivo, viene caricato sui vagonetti);

D) Sistema di Trasporto Aereo, tramite 1.240 vagonetti, che dovranno portare il carbone dalla Stazione di San Rocco a San Giuseppe di Cairo Montenotte, con una potenzialità di 420 tonnellate/ora per 24 ore al giorno.

- Il costo complessivo dell'opera è stato pari a 36 Milioni di Euro (intervento finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ai quali, però, sono stati sommati altri finanziamenti (rivolti al rinnovamento dell' intero impianto funiviario) per un totale oscillante tra i 150 ed i 200 milioni di Euro.

- I lavori per la costruzione del Tunnel sono iniziati nel 2.004 e sono stati ultimati al termine del 2.009.

- Il collaudo del Tunnel (Sottomarino e Sotterraneo) era programmato per il Gennaio del 2010; a distanza di un anno (31 gennaio 2011) vi è stata la visita ufficiale del Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ma....il collaudo non è ancora arrivato....e non è dato di conoscere se esso potrà mai arrivare!

Infatti, a mio modo di vedere (e non soltanto mio, per la verità), ad iniziare dalla Progettazione dell'opera sino alla sua definitiva ultimazione non sono state minimamente rispettate due direttive europee (entrambe antecedenti la Progettazione e, più precisamente:

. La direttiva 9 del 1994 (definita "Atex"), la quale impone l'adeguamento a norma degli impianti e delle apparecchiature destinate ad essere utilizzate in zone a rischio di esplosione;

. LA DIRETTIVA 92 DEL 1999, la quale stabilisce le prescrizioni fondamentali per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti a rischio di esplosione.

- Nel frattempo, in attesa del futuribile collaudo e delle “ingegnose invenzioni” (di goldoniana memoria) per mettere il cosiddetto “tappo” agli errori commessi in tutti questi anni, sono incominciate le PROCESSIONI DEI CAMION DI CARBONE LUNGO LA STATALE DEL CADIBONA ( in media: 120 camion, ogni giorno) per trasportare il carbone dal Porto di Savona sino a San Giuseppe di Cairo (circa 3.000 tonnellate giornaliere).

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