martedì 15 settembre 2015

2015 09 07 - l'annosa storia del parcheggio P camion al casello di Savona-Vado


Al Prefetto di Savona
Ai Sindaci di Savona e Vado Ligure
Al Presidente della Provincia di Savona
Al Presidente della regione Liguria
All’Assessore Infrastrutture Regione Liguria

Ai Consiglieri Comunali di Savona
Ai Consiglieri Regionali Regione Liguria

a seguito del nostro precedente appello del 14 luglio 2015 a proposito del parcheggio caotico dei TIR al casello di Savona-Vado, ed a seguito della notizia di richiesta di studio della problematica ad IPS, inviamo questa nostra nota.

il nostro comitato ha sempre “sentito” molto il problema del parcheggio dei TIR al casello di Savona-Vado. Ha segnalato molte volte i problemi che lì ci sono ed ha fatto anche diverse proposte per risolvere il problema. Savona città portuale non ha un adeguato parcheggio per i mezzi pesanti. Vado Ligure neppure, e quando la piattaforma Maersk sarà in esercizio il problema aumenterà esponenzialmente. 

Oggi vediamo che l’area di parcheggio di Savona-Vado è sempre soprassatura di mezzi, e quando c’è un minimo problema in più in Francia o meteo verso la Valbormida il problema esplode. Ad aggravarlo di recente si è aggiunto il divieto di dormire sul mezzo in Francia che induce i camionisti a fermarsi in Italia. 

C’è bisogno di una soluzione!

- 2008 - abbiamo proposto di risistemare l’area Passeggi (dal casello di Savona-Vado adiacente all’autostrada per Torino) per realizzare un’area di sosta per TIR, che è molto di più di una semplice area di sosta: comprende albergo, aree di svago, officine, gommista, gasolio, ecc)

- 2010 - abbiamo “rinfrescato” il bisogno di parcheggi per mezzi pesanti e ricordato possibili soluzioni

- 2011 - abbiamo presentato al comune ed alla società autostrade un progetto di allargamento della capienza dell’attuale parcheggio mezzi pesanti al casello di Savona-Vado

- 2014 - abbiamo riproposto l’idea del 2011 approfondendo il progetto con l’assessore Jorg Costantino, la società Verdemare titolare del tratto autostradale Savona-Torino, con i proprietari di aree tra cui Mantobit, con l’industriale Barbano per vedere la sua disponibilità a realizzare lì la sua discarica di inerti invece che a Naso di Gatto, con il Presidente degli industriali Guglielmelli, con CNA autotrasportatori Savonesi, col realizzatore e gestore dell’area servizio TIR di Brescia est, e con altri

- 14 luglio 2015 - a seguito di un colossale “tappo” al casello di Savona-Vado in cui i TIR occupavano tutta l’area ed anche parte della superstrada, abbiamo scritto a Prefetto, Sindaci del savonese, Autostrade, Presidente Regione Liguria per far notare il caos al casello di Savona-Vado e chiedere un intervento con la realizzazione di un’area sosta TIR, ricordiamo l’area di Passeggi sempre disponibile

- 15 luglio 2015 - ricordiamo che c’è anche una grande area in dismissione che è quella del carbonile della centrale di Vado Ligure, area adiacente sia alla superstrada che al costruendo casello di Bossarino, e quindi in zona ottimale

- 17 luglio 2015 - CNA fa appello al Prefetto per l’emergenza sosta TIR

- 7 settembre 2015 - Gianni Carbone di CNA e membro Camera di Commercio esprime l’intenzione di affidare ad IPS uno studio per individuare un autoparco per i camion

L’affidamento ad IPS sarà l’ennesimo spreco di denaro per produrre il nulla? Nel 2012 l’IPS spese ben 230.000 € per scegliere uno fra quattro tracciati della Carcare-Predosa. 

Sulla questione così si espresse il sindaco di Pallare Sergio Colombo: “Ancora una volta si sono persi tempo e soldi per confermare come migliore l’ipotesi che già si conosceva, ma che è stata affiancata da altri tracciati proposti più con il solito spirito clientelare, di valenza più politica che tecnica”.

Servono fatti, decisioni vere, che devono scaturire dalla politica e non bisogna depistare queste responsabilità ad IPS con sperpero di tempo e denaro. 

Il problema esiste da troppi anni: che cosa serve? Una valutazione strategica che deve essere politica, perchè le aree a disposizione sono essenzialmente note, manca una scelta, una decisione. 

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