sabato 15 febbraio 2014

2014 02 11 - comunicato stampa sulla Paita - studio università di Genova Savona - traffico savonese

abbiamo più volte ripetuto che “progettare soluzioni viarie” senza basarsi su dati di traffico, può anche portare a buone soluzioni, ma tipicamente i “dati” sono di primaria importanza. 

Basta che il progettista capisca bene il problema? Basta che il progettista sappia e voglia risolverlo in modo adeguato? Delle volte no! E’ il caso in cui la politica ci mette lo zampino. 

E’ il caso dell’Aurelia bis. In passato abbiamo criticato la scarsa funzionalità futura di un progetto nato male e con uno sviluppo in peggioramento costante. Il tracciato di base dell’Aurelia bis è stato scelto tra tre opzioni fornite dalla società Bonifica, la quale suggeriva il tracciato “basso” (in Albisola adiacente a ferrovia ed autostrada, ingresso in Savona attraverso la galleria Cadimora, via Falletti, e poi verso via vittime di Brescia). 

La politica ha scelto il tracciato tecnicamente meno efficace ovvero il tracciato alto: capo Torre- Carabigi-Luceto-Margonara-Miramare-corso Ricci nord. Già questo tracciato era privo di un completamento a ponente di corso Ricci. Ma cosa importante non teneva conto che a Savona il “traffico” vuole andare nel triangolo ospedale-porto-centro, quindi non serviva una funzione tangenziale, ma una agevolazione ad andare dove il traffico desidera. Tornando ad Albisola si è abolito il tratto Luceto-Carabigi-capo Torre e quindi soppressa la parte più importante che recepiva il traffico più intenso, quello da Celle, e quello dalla statale di Sassello. Non recepiva il traffico dall’autostrada.

Ebbene questo progetto così decurtato non si sarebbe dovuto realizzare. 

Quale prosecuzioni a levante, la parte più “scottante”? Non era più quel progetto iniziale approvato, ma solo un troncone senza logica. Ebbene è stato finanziato così. Peggio: appena finanziato è stata soppressa l’uscita Margonara, imponendo a chi entra ad Albisola di uscire in cima a corso Ricci. Responsabilmente abbiamo cambiato la posizione da contraria a “a caval donato non si guarda in bocca”. Ovvero servirà a molto meno delle nostre esigenze e delle nostre speranze, ma darà  comunque un contributo. 

A questo punto ci sono ancora dei politici che tirano a farla lunga nel tempo, dicendo vediamo quando l’Aurelia bis sarà completata come sarà la situazione traffico, altri che continuano pervicacemente a  credere nella sua efficacia, altri ancora che “progettano” prosecuzioni a levante ed a ponente. 

L’assessore Paita ha promesso più volte,  riporto sotto due comunicati stampa della Regione Liguria, un interessamento alla situazione savonese. Ha commissionato uno studio sul traffico all’università di Savona per effettuare studi comparativi sulle varie soluzioni viabilistiche savonesi, compreso il casello Albamare. Con quali dati? Per effettuare comparazioni e simulazioni servono, come minimo, dati adeguati. Abbiamo già visto nel PUMT 2010 di Savona quali assurdità di velocità medie di percorrenza sono uscite dalla simulazione a causa dei pochi dati raccolti e della superficialità dei modelli di simulazione! Lavoro tanto assurdo da non aver bisogno di commento. 

Fuori dalla realtà! 

Che cosa ha prodotto l’università di Savona? Ho telefonato ieri, 10 febbraio 2014, al prof. Roberto Sacile ed alla sua collaboratrice ing. Chiara Bersani per informazione: ebbene lo studio sarà pronto e consegnato alla regione il 24 febbraio 2014. Dopodichè si potrà saper qualcosa dai canali ufficiali. Lo studio di simulazione del casello Albamare è ancora in corso, la farà l’ing. Alexandra Lagorio. 


L’assessore Paita il 27 giugno 2013 ha dichiarato: “E dopo lo studio potremo assumere tutte le decisioni più idonee”. Domanda all’assessore Paita: come mai ha già fatto progettare da Infrastrutture Liguria il casello di Albisola girato verso l’Aurelia bis? La politica ha superato in velocità l’università? Ed allora si capisce come mai i dati di traffico o non ci sono o non si rilevano o magari si nascondono!

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