martedì 8 dicembre 2009

2009 11 30 - Consulta Culturale Savonese - Rinaldo Massucco - nel PUC totale assenza di un piano del traffico e della viabilità


 Caro sindaco,
cari consiglieri
ci sono “cambiali” scadute da 10 anni

Decennio di ritardo nel recupero fronte mare del Priamàr e risalgono al 1999-2002 gli impegni inattuati su aree pubbliche. Rischio maxi-lottizzazione a La Romana di S. Bernardo/Santuario.
Nuovi palazzi da 12 metri sul lungomare?
A Levante urge nuova viabilità

    di Rinaldo Massucco
presidente della Consulta Culturale Savonese

Con riferimento agli articoli pubblicati il 29 novembre sui quotidiani Il Secolo XIX e La Stampa riguardo al progetto preliminare di Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Savona e alle contro-deduzioni della Regione Liguria, la Consulta Culturale Savonese ritiene opportuno evidenziare che prima che il PUC sia approvato definitivamente il Consiglio Comunale di Savona dovrà discutere le osservazioni che nello scorso mese di luglio (a termini di legge) sono state presentate dalla Consulta Savonese e dalle quattro associazioni che la costituiscono (Italia Nostra, A Campanassa, Istituto Internazionale di Studi Liguri e Società Savonese di Storia Patria)
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-2) la seconda osservazione ha il duplice scopo di evitare l'intombamento e l’interramento dell'insenatura di Miramare, dopo il trasferimento delle Funivie nella darsena alti fondali, e di valorizzare adeguatamente il fronte-mare e la verde valletta che vi si affaccia, dominata dall’ex-albergo Miramare e dal quattrocentesco complesso monumentale della chiesa e del convento di S.Giacomo: l’area di Miramare deve essere destinata al recupero paesaggistico con usi compatibili, quali diporto, giardini e passeggio. In particolare a Miramare andrà esteso l'attuale porticciolo turistico, altro che intombare questa incantevole insenatura!
-3) la terza osservazione è relativa al Lungomare di ponente, tra la via Aurelia e il mare: la Consulta Culturale è assolutamente contraria all'ipotesi di  costruire palazzi residenziali di grande dimensione ed è comunque assolutamente contraria ad una destinazione residenziale: è un grave errore fondamentale quello di costruire palazzoni sul litorale, nella zona compresa tra la strada litoranea ed il mare. In qualsiasi parte d’Italia, oggi, aree analoghe sono destinate ad attività connesse con la fruizione e la valorizzazione del territorio. La Consulta Culturale chiede quindi che l’altezza degli edifici sia ridotta a 6 metri e che tali nuove costruzioni non siano residenziali (si potrebbero localizzare in tale fascia strutture di valenza turistica o di intrattenimento; il Comune vorrebbe invece lasciar costruire palazzoni residenziali alti fino a 12 metri, mentre la Regione ne vorrebbe limitare l'altezza a 9 metri);
 - 4) la quarta osservazione è relativa alla viabilità di Levante: tra le numerose lacune e pecche del PUC spicca infatti la totale assenza di un piano del traffico e della viabilità. In particolare non vi è alcuna ipotesi circa la viabilità da Levante (i collegamenti viari urbani dal Levante verso la Città, che non saranno affatto risolti dalla futura Aurelia bis).
I collegamenti da Ponente (sebbene anch’essi ancora lacunosi) offrono varie alternative, oltre all'Aurelia, mentre i collegamenti da Levante ne offrono molte meno, sostanzialmente solo una.
La Consulta Culturale chiede che a Levante sia creato un collegamento urbano diretto con la Città e con le strade a Nord della Città (verso Santuario e il Piemonte), in modo da evitare l’afflusso sui nodi della Torretta e delle piazze Mameli-Diaz-Saffi e il conseguente intasamento del Centro cittadino.
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