Ragionando
con una “certa logica” le cose non funzionano. Poiché comunque esistono “fatti
concreti” questi devono avere una “certa altra loro logica”. Vediamo alcuni
fatti e “logiche” sull’Aurelia bis!
Il
progetto "Aurelia bis" Albisola Savona è stato in incubazione molti
anni con elevate e reiterate spese di progettazione rispondendo più alla
volontà politica che a scelte tecniche: vediamo alcuni punti fondamentali e
poniamoci alcune domande.
Questo
“progetto” non è stato guidato da una visione funzionale, per dare
"soluzioni" ai flussi di traffico reali (il principale flusso
proviene da Celle, il secondo dall’autostrada, il terzo dalla statale di
Sassello), nè da una visione sistematica, ovvero per essere inserito al meglio
nella realtà ed essere parte congruente dell'insieme. Questa situazione è
universalmente riconosciuta. Ma questa classe politica è stata così “stupida”
da approvare e continuare pervicacemente a sostenere un’assurdità?
Bonifica
nel 1998 presentò delle ipotesi di Aurelia bis che tenevano conto dei flussi di
traffico a levante di Savona, e del fatto che a Savona il traffico “vuole
andare in centro”. Suggerì tre ipotesi di tracciato, tra cui una
"consigliata" funzionale ed efficace, che entrava in Savona
attraverso la galleria Cadimora e via Falletti, e proseguiva in via Vittime di
Brescia.
La
scelta cadde sulla peggiore alternativa delle tre, il percorso più lungo e meno
efficace: successivamente due lotti ad Albisola vennero eliminati per motivi
geologici. Pertanto il progetto originale con percorso
Torre-Carabigi-Luceto-Margonara-Funivie-Ricci, già incapace di captare il
traffico del casello di Albisola-Savona, venne moncato del tratto Torre-Luceto.
Una Aurelia bis con una funzionalità ulteriormente diminuita,
"impossibilitata" a recepire il traffico da Celle Ligure, il 50% del
traffico per Savona, ed il traffico dalla statale di Sassello. Praticamente
"tutti" i flussi di traffico passanti in Albisola non vengono
captati.
Opera
universalmente riconosciuta come "inutile", "ma tanto non si
farà mai", ma cosa “strana” l'opera fu finanziata con un colpo di coda del
morente governo Prodi tramite il ministro Di Pietro: dopo 37 anni di quattrini
spesi in vari progetti di Aurelia bis arriva questo strano finanziamento! Di
Pietro viene a Savona a presentare il finanziamento: 10 marzo 2008.
Ma
l'Aurelia bis ha subito ancora una "mutilazione" (Ministero dei beni
e delle attività culturali 1/lug/2005), con l'abolizione dell'uscita di
Margonara (Albisola verso Savona centro) obbligando chi entrerà a Luceto ad
uscire nella parte alta di corso Ricci, e quindi fuori destinazione per un
traffico che invece vuole andare in centro (ospedale-Mameli-porto).
Il PUMT
di Savona 2010 certifica che l'82% dei veicoli provenienti in Savona da levante
attraverso via Genova ed il 75% attraverso la via Aurelia vogliono andare in
"centro", ovvero tra porto, ospedale, piazza Mameli, e quindi conferma
inequivocabilmente che questa Aurelia bis servirà a ben poco!
L'azienda
vincitrice della gara di appalto (A.T.I C.M.C. / Itinera), ha vinto con un
ribasso d'asta per l’importo contrattuale di 107 milioni di €, e questo ribasso
( 62 mil €) ci starebbe molto bene visto che lo svincolo Margonara non si deve
più fare e che lo scavo delle gallerie avverrà con uso di una “talpa”, lavoro
che notoriamente costa meno che se si usassero tecniche tradizionali.
L’appaltante
doveva redigere come prima azione un progetto esecutivo che è stato fatto e che
presenta alcune varianti di progetto, quali ad esempio lo scavo con la “talpa”,
tecnica che l’appaltante avrebbe dovuto già considerare per la presentazione
dell’offerta. Pertanto la richiesta di aumento di ben 46 milioni, ovvero il 43%
in più di quanto appena vinto con l'appalto, presentata contestualmente al
progetto esecutivo (11.11.2011), sembra ingiustificata, ma viene approvata
senza che nessun ente abbia a ridire minimamente.
Se
già l'opera era assurda, con un rapporto costo/benefici molto basso, la
richiesta di questo elevato aumento la rende ancora più assurda, con un rapporto costo/benefici ulteriormente
abbassato.
Lo
smarino, ovvero quanto si scava dal cantiere, doveva essere inviato a titolo
gratuito alla realizzazione della piattaforma Maersk. Così non è! Maersk compra
materiali da cava e l’Aurelia bis non sa dove inviare i suoi materiali. Perché?
Per la procedura di VIA è indispensabile definire con gran precisione quantità
e qualità dei materiali da mandare a discarica e definire anche il luogo di
smaltimento, ed allora è chiaro che l’appaltante non ottempera alle condizioni per
cui è stata rilasciata la VIA. Sarebbe necessario richiedere una nuova
autorizzazione di VIA? Nessuno lo richiede! Ma questo, oltrettutto, in soldoni,
ha un costo. Due conti: dal piano di smaltimento dell’Aurelia bis sono previsti
910.000 mc di cui 650.000 destinati alla piattaforma Maersk: il costo dello
stoccaggio in altro sito “a pagamento” è di 20 €/mc secondo le tariffe vigenti
ovvero un totale di 13 milioni di €! Seppoi la “qualità” non dovesse
corrispondere alla classificazione “inerti” (20 €/mc) ma a quella “non
pericolosi” il conto si innalzerebbe paurosamente, infatti qui la tariffa è di
120 €/mc, ovvero 6 volte tanto!
Ci
sono ancora altri due capitoli.
Svincolo
Margonara. Auspicato come “indispensabile” altrimenti tutto quello che si
spende per l’Aurelia bis non ha assolutamente senso. Intanto è vero fino ad un
certo punto: è vero perché chi entra ad Albisola non potrebbe andare dove vuole
(centro Savona, H, porto), ma NON è vero perché l’Aurelia bis ad Albisola NON
raccoglie appropriatamente quei flussi traffico che dovrebbe!
Facciamo
due riflessioni sulla realizzazione proposta e sui costi: relazione
fondamentale. Lo svincolo è posizionato nella zona appropriata, MA ha una
rotatoria di connessione assolutamente insoddisfacente. Pericolosa per scarsa
visibilità, troppo piccola di diametro 32 metri, troppo limitati i raggi di
curvature in uscita: 7 metri contro i 15-25 consigliati. Non può assolutamente
essere all’altezza del compito. Il costo? Inizialmente era di 30 milioni di €.
Poi l’assessore Paita ha detto 12 milioni per adeguamento galleria principale,
più altri 30 milioni. Oggi, nella procedura di VIA c’è scritto 56 milioni di €!
Chissà che poi non lievitino del +43% come il costo dell’attuale appalto di
Aurelia bis: andremmo a 80 milioni di €! Tutto questo per dare un po’ più di
significato all’Aurelia bis? Ma solo un po’!
Capitolo
secondo.
Rifare
il casello di Albisola. Perché? Dopo le versioni di Carlo Ruggeri, Giuseppe
Gradella, Nello Parodi, si è aggiunta la versione di Franco Orsi. Una cosa è
certa: tutti vogliono un nuovo casello, ma nessuno ha mai dato una convincente
giustificazione! Per Franco Orsi oltre al casello bisogna fare il canale
scolmatore del Rio Basco, in teoria (la sua) per poter fare gli svincoli più
bassi rispetto al Rio Basco. La localizzazione del casello è sempre la stessa:
a lato del fiume Sansobbia a nord dell’autostrada e rivolto al ponte Pertini,
inizio dell’Aurelia bis! L’area del “futuro ipotetico” casello è da sempre area
esondabile, ma con lo scolmatore lo sarebbe ancora di più: infatti il canale
scolmatore sfocerebbe nel Sansobbia a monte del casello che avendo quindi più
acqua esonderebbe più facilmente verso l’area del casello.
Costo
almeno 50 milioni di €, efficacia? Lievitazione possibile a +43% ovvero a 72
milioni? Probabile!
Per
Orsi questo casello, visto che Autostrade non vuole toccare l’esistente,
potrebbe essere finanziato nell’ambito dell’opera iniziata “Aurelia bis” che,
ha sempre ricordato Orsi, è stata finanziata come “strada di interconnessione
porto Savona-Autostrade”, dando al casello di Albisola una funzione ancora
maggiore di quella attuale, ovvero diventare in toto il casello di Savona,
assorbendo anche buona parte del traffico che attualmente esce a Savona-Vado,
per poi convogliare tutto il traffico in Aurelia bis e quindi in quell’imbuto
dello svincolo Margonara!
Rotatoria
Margonara già insoddisfacente e perennemente intasata, con conseguente blocco dell’Aurelia,
del ramo di uscita dell’Aurelia bis e quindi anche dell’Aurelia bis verso
Savona-corso Ricci. Qui le code sarebbero in galleria, da notare. Se poi il
nuovo casello di Albisola dovesse realizzarsi, convogliando anche buona parte
del traffico di Savona-Vado allora proprio per Albisola sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso! Altro
che Aurelia bis soluzione dei mali, li peggiorerebbe.
Se
l’Aurelia bis è stata finanziata, e serve a poco, lo abbiamo sempre detto:
lasciamola stare così: a caval donato non si guarda in bocca. Ma accanirsi nel
volerle dare un ruolo spendendo tanti ulteriori soldi per peggiorare la
situazione è inaccettabile.
Non
tocco l’argomento distruzione di una parte centrale ad Albisola, e maggior
traffico nella piana, ed inquinamento conseguente!
Errare
humanum est, perseverare autem diabolicum!
Chissa
che cosa ne direbbe Andreotti, qualcosa del tipo: “a pensar male si fa la
figura degli stronzi, ma non si sbaglia quasi mai!”.
"Una
cattedrale nel deserto" costosa e non completabile lato est, dove
maggiormente sarebbe utile. Ma perché questo "moncone" è stato
strenuamente difeso sia da destra che da sinistra, perchè questo atteggiamento
di totale difesa “bipartisan”? Perché
questo atteggiamento così irrazionale? Perché questo perseverare nell’errore? Perché
spendere ancora almeno 106 milioni di € tra Margonara e nuovo casello di
Albisola per un risultato così risibile?
Questi soldi
si possono spendere con miglior efficacia?
Nessun commento:
Posta un commento