
venerdì 21 gennaio 2011
mercoledì 19 gennaio 2011
2011 01 19 - Forzano risponde a Torriani: no il metodo non va assolutamente bene! Confrontiamo le idee in un dibattito pubblico!

Il dott. Luigi Torriani, presidente di Polinomia, ha risposto alle nostre affermazioni critiche riguardanti il PUMT redatto dalla sua società: la nostra critica era sul "metodo" usato per creare quella base di conoscenza sui vari flussi di traffico che dal territorio circostante convergono su Savona, e sui flussi di traffico che si muovono in Savona, sulla individuazione dei centri di attrazione e dei relativi flussi attratti, della simulazione effettuata. Metodo ingegneristico, metodo scientifico. Che cosa è? E' una accurata indagine che deve servire a sviscerare il problema, a comprenderlo: quando il problema è chiaro, si potranno fare delle ipotesi di soluzione del problema. Se il problema invece è poco chiaro, le risposte saranno campate in aria. Ebbene ribadiamo che il lavoro sulla individuazione dei flussi di traffico, e sulla origine-destinazione degli spostamenti fatto da Polinomia è superficiale. Alcuni esempi. Sul traffico proveniente da levante non c'è nessuna discriminazione sul luogo di provenienza: Ellera, Stella e Sassello, Albisola Superiore, Albisola Capo, Celle Ligure, Varazze, casello autostradale di Albisola, e dove, ovviamente, ognuno di questi flussi vuole andare.
A noi risulta che almeno il 50% del traffico entrante in Savona da est provenga da Celle-Varazze e dall'autostrada: come è possibile quindi dire, PUMT, che l'Aurelia-bis appaltata, che parte da Luceto, "risolverà questo problema?
Il PUMT (Torriani) dice che il 78% del traffico in ingresso a Savona da levante vuole andare in centro (ospedale, Mameli, porto) ed allora, poichè l'uscita dell'Aurelia bis di Margonara è stata soppressa e chiaramente non appaltata, come giustifica il giro Luceto-Aurelia bis-uscita in parte nord di corso Ricci-centro? Come fa un PUMT fatto "solo" per la città di Savona dire che è necessario girare il casello di Albisola e collegarlo all'Aurelia bis, opere in comune di Albisola Superiore? Centri di attrazione: non compare l'ospedale e quale flusso attragga, non compare il porto e quale flusso attragga. Non compaiono molti altri centri di attrazione e relativi traffici. Non compare quella proposta, fatta dall'ente porto, di connettere il porto all'Aurelia bis nella parte alta di corso Ricci, con numerosi sottopassi dei giardini eroe dei due Mondi e delle traverse di corso Ricci.
Tornando ai numeri: diciamo che sono stati fatti pochi rilievi, ed infatti, quei pochi rilievi introdotti in un simulatore hanno dato risultati sconcertanti, e quindi quale grado di veridicità possiamo attribuire al risultato della simulazione, quando ad esempio in corso Mazzini ad Albisola Capo dalle ore 7 alle 9 dicono che la velocità media è di 44 km/h? E quale veridicità possiamo attribuire all'affermazione che il ponte di Villapiana proposto dall'amministrazione comunale così dove è stato proposto è nella collocazione giusta, se all'interno del quartiere di Villapiana non è stato fatto nessun rilievo di flussi di traffico, e quindi la "simulazione" è stata alimentata "solo" con rilievi esterni, e nessun confronto con altre localizzazioni del ponte è stata fatta.
Il casello Albamare è stato "liquidato" con quattro parole, senza nessuna giustificazione sui flussi di traffico attuali reali, confrontati con quelli della situazione Aurelia bis costruita, con quelli del casello Albamare costruito. E' questo che nell'ingegneria si usa. Ipotizzare, simulare, verificare, scegliere, giustificare.
Poi c'è l'analisi dei costi/benefici: mentre altre soluzioni sono solo un "costo", il casello Albamare si autofinanzierebbe con gli introiti dei flussi richiamati da Celle, Albisola, Savona-Vado, Altare. Autostrade si è detta disponibile a finanziare la costruzione del casello, dopo uno studio aggiornato sui flussi di traffico se il gettito risultante è quanto da noi prospettato. Alla "verosimiglianza statistica" del processo di validazione di Polinomia preferiamo dei numeri, dei numeri che parlino!
E quando dott,Torriani dice “Sulla più generale questione della quantità di rilievi, posso far riferimento ai diversi Piani Urbani della Mobilità già redatti da Polinomia (Genova, Modena, Reggio Emilia) e dall’arch. A. Ciocia (Padova, Imperia) per affermare che non vi è stato per Savona alcun sottodimensionamento delle indagini" rispondo che questo non dice assolutamente niente: perchè la risposta è che i piani fatti a Genova od altrove da Polinomia non sono assolutamente un riferimento. Se erano insufficienti i punti là, lo sono anche quà.
Ma il punto comunque non è là: il punto è quà! La base di dati e la simulazione non danno un quadro chiaro e realistico.
Un ulteriore punto: proposte per risolvere il problema "piazza Leon Pancaldo". Non ho visto nessuna proposta, eppure il problema c'è.
Sull'ultima parte delle osservazioni del dott. Torriani: sugli investimenti di denaro pubblico per Albamare non si è mai parlato perchè l'idea è che a realizzarlo sia la società autostrade a sue spese, mentre una domanda c'è ed è perchè spendere soldi a rifare (perchè di rifare si tratta) il casello di Albisola verso ponente praticamente in mezzo al fiume Sansobbia? Un costo mica da poco!
Invito il dott. Torriani ad una osservazione di persona, coi giornalisti, del traffico in corso Mazzini ad Albisola dalle 7,30 alle 9,30, ed inoltre un confronto pubblico di mezza giornata su questi temi. Attendiamo la sua disponibilità!
2011 01 18 - Torriani risponde a Forzano - savona vertice di maggioranza sulla mobilità polinomia piano adatto alla città

http://www.ivg.it/2011/01/savona-vertice-di-maggioranza-sulla-mobilita-poinomia-piano-adatto-alla-citta/
Savona. Il nuovo piano della mobilità di Savona, con la presentazione del progetto definitivo da parte della società consulente Polinomia, sarà al centro di un vertice di maggioranza convocato per questa sera, con l’obiettivo di delineare l’iter di approvazione una volta superata la fase delle ultime osservazioni. Un piano su cui dovranno convergere le forze di centro sinistra e che potrebbe anche riservare strascichi polemici.
Intanto la società milanese che ha redatto il piano, in collaborazione con l’arch. A.Ciocia, ha replicato in una nota alle affermazioni critiche espresse dal Comitato Casello Albamare e dal suo presidente, l’Ing. Paolo Forzano.
“Affrontiamo innanzitutto la questione del metodo, così tanto contestato: esistono effettivamente due livelli di lavoro per la redazione di un piano di questo tipo. Il primo livello è quello che viene definito “ingegneristico”, comprendente le indagini di traffico, la ricostruzione quantitativa dei fenomeni e la loro riproduzione con modelli di simulazione del traffico veicolare e dell’utenza del trasporto pubblico” precisa Polinomia per bocca del suo presidente Luigi Torriani.
“Si può leggere nel Piano che, mediante conteggi di traffico e interviste campionarie ai conducenti (oltre che agli utenti del trasporto pubblico), sono state rilevate sia le quantità di traffico sia le sue caratteristiche: origine/destinazione degli spostamenti, motivo e frequenza del viaggio, modalità di sosta. Questo metodo tradizionale di indagine ha riguardato anche i flussi veicolari transitanti in Aurelia e in via Genova provenienti da Levante (vedi Figura delle sezioni di rilievo al “cordone” al par. 3.3.1); tutti questi dati sono stati riversati nel modello di simulazione del traffico sotto forma di matrice origine-destinazione, che riproduce la configurazione della domanda di mobilità nelle diverse componenti motivazionali (pendolari ed occasionali) e geografiche”.
“Il modello ha subito quindi un procedimento classico di validazione, che ha permesso di giungere ad elevati indicatori di verosimiglianza statistica (vedi par. A.4 Riproduzione della configurazione attuale del traffico)”.
“Come scritto nel par. A.4 citato, i grafici relativi alle velocità delle tratte viarie riportano i valori delle velocità medie di percorrenza della tratta al netto dei perditempi/accodamenti all’incrocio finale della tratta, quale uscita standard del software di simulazione. In ambito urbano i perditempi agli incroci (siano essi rotatorie, incroci semaforizzati o a semplice precedenza) sono parte preponderante dei tempi di viaggio in auto e, anche se non riportati nel grafico standard, sono puntualmente calcolati nel modello di simulazione e computati nelle tabelle degli indicatori generali sul traffico urbano riportate nel Piano”.
“Sulla più generale questione della quantità di rilievi, posso far riferimento ai diversi Piani Urbani ella Mobilità già redatti da Polinomia (Genova, Modena, Reggio Emilia) e dall’arch. A. Ciocia (Padova, Imperia) per affermare che non vi è stato per Savona alcun sottodimensionamento delle indagini; indagini che peraltro si aggiungevano ad una serie di altri dati (dati ISTAT sul pendolarismo, dati del Piano Urbano dei Parcheggi, dati sui flussi ai caselli autostradali ..), sufficienti a comporre un quadro quantitativo molto esteso sullo stato del traffico e della mobilità a Savona”.
“Il secondo livello di lavoro di redazione del P.U.M.T. riguarda la concertazione del Piano, secondo un procedimento che prevede in primis l’ascolto delle categorie e dei cittadini sulle criticità del traffico e della mobilità in ambito urbano, per poi definire su questa base (oltre che sulle analisi quantitative citate) il sistema degli obiettivi e delle strategie del Piano e dedurne, come ultimo passaggio, le proposte di nuove realizzazione infrastrutturali (strade, parcheggi, piste ciclabili…) e delle politiche di “governo” del sistema (regole di circolazione e sosta, politiche tariffarie…)”.
“Peraltro nella riedizione degli elaborati P.U.M.T., passando dal documento preliminare a quello definitivo, si è posta ulteriore attenzione a precisare ed argomentare alcuni passaggi e scelte che potevano risultare troppo sintetici nell’esposizione. Sugli interventi infrastrutturali si tratta di effettuare delle scelte che riguardano la destinazione degli investimenti (specie in periodo di sofferenza delle finanze pubbliche): in quale quota destinare i soldi pubblici in infrastrutture autostradali o stradali, o in nuovi parcheggi, o in piste ciclabili oppure in infrastrutture di trasporto pubblico? Questo ritengo sia stato fatto per il P.U.M.T. di Savona, seguendo le indicazioni strategiche dell’Amministrazione comunale, che prevedono un progressivo riequilibrio della domanda a favore della mobilità ciclopedonale e con trasporto pubblico, per ottenerne dei benefici ben evidenti in termini di riduzione dei costi di trasporto, di miglioramento della qualità urbana e di risanamento ambientale” conclude il presidente di Polinomia Luigi Torriani.
martedì 18 gennaio 2011
prosecuzione Aurelia bis, serve uno svincolo Margonara nuovo! o serve Albamare?

Il sindaco di Albisola Superiore sen.Orsi è preoccupato che l'Aurelia bis abbia "poco effetto" sul famoso "tappo di Albisola", in quanto questa opera parte da Luceto, e da lì non ci sono attualmente possibilità che possa proseguire verso Capo Torre: i due lotti Luceto-Carabigi-Torre sono stati soppressi per motivi geologici. Pertanto propone una prosecuzione tutta sul territorio di Albisola Superiore: dal ponte Pertini discesa lungo il fiume fino all'autostrada, poi prosecuzione a nord in adiacenza all'autostrada fino alla collina dei Siri, ed infine 500 metri di galleria e poi strada a cielo aperto fino all'Aurelia.
Questa soluzione, lo dice Orsi, è condizionata gravemente dalla mancanza di una uscita dell'Aurelia bis che consenta di andare all'ospedale-torretta-centro: dove vuole andare il 78% del traffico proveniente da levante, secondo il PUMT 2010 del comune di Savona. Il senatore lo dichiara espressamente.
Serve uno svincolo. Ma questo svincolo non è niente affatto "facile da fare" all'attuale punto dell'operazione Aurelia bis. Perchè?
Punto 1. Non è possibile modificare i lavori appaltati, perchè una modifica di tal genere richiede svariati anni per i vari livelli di progetto, approvazione, finanziamento, appalto, progettazione esecutiva. L'attuale iter Aurelia bis è al quarantesimo anno! Ed ancora non abbiamo visto nessun piccone al lavoro. Ci sarebbero da pagare grosse penali all'impresa.
Punto 2. E' vero invece che l'appaltante è impegnato a studiare la possibilità di realizzare in futuro una uscita che sopperisca alla soppressione di Margonara, e che i disegni esecutivi sono ancora suscettibili di variazione.
Punto 3. Il progetto Bonifica 2001 prevedeva il sovrappasso del rio Termine tramite ponte, ed in corrispondenza del rio era sistemato lo svincolo Margonara, quello che consentiva l'ingresso-uscita verso Luceto, mentre il progetto Itinera 2010 prevede, essendo stato abolito lo svincolo Margonara, di passare sotto il rio ad una quota di 23,923 metri inferiore al progetto Bonifica e con un tunnel di diametro "normale" ovvero non comprendente le corsie di accelerazione/decelerazione previste nel progetto Bonifica, per una lunghezza di circa 300 metri.
Punto 4. Ammesso che Ministero, Anas, Comuni, Provincia, Regione approvino un nuovo svincolo "Margonara", senza il quale la prosecuzione dell'Aurelia bis in territorio Albisolese avrebbe pochissimo senso, bisogna realizzare questo svincolo a partire dalla situazione di Aurelia bis costruita, e quindi fare un'opera simile a quella soppressa come opere civili. E quindi: demolire circa 300 metri di galleria di Aurelia bis per allargarla per permettere le vie di accelerazione/decelerazione (2 corsie di marcia + 2 corsie di accelerazione/decelerazione, e ricordiamo che stiamo passando sotto il rio termine!), due gallerie di ingresso uscita più lunghe di quelle soppresse di almeno 100 metri, e quindi invece di 286,60 e 236,72 saranno di 386,60 e 336,72 metri. Quindi una galleria "doppia" di 300 m e gallerie normali per 723,32!
Ebbene, col costo di questo svincolo, ci costruiamo abbondantemente la galleria di connessione casello Albamare-Funivie! Il casello Albamare è la "soluzione vera" al "grande tappo Albisolese"! Toglierebbe traffico dalla città di Albisola Superiore, non immetterebbe ulteriore traffico verso Luceto! Farebbe passare più traffico in autostrada è vero, ma con un percorso molto più breve e con il minor impatto ambientale possibile! Basta confrontare i percorsi: 600 metri contro 2000 metri!
