giovedì 13 gennaio 2011

2011 01 13 - Aurelia bis - soppresso svincolo Margonara, incostruttibile Scotto = chi entra a Luceto uscirà in corso Ricci

============================================
parte del progetto esecutivo (16/07/2010) Aurelia bis area compresa tra rio Termine e Funivie.
NON ESISTE PIU' LO SVINCOLO MARGONARA
NON ESISTE LO SVINCOLO SCOTTO
===>ESISTE SOLO LO SVINCOLO MIRAMARE
============================================
progetto definitivo (16/12/2001) BONIFICA
con gli svincoli MARGONARA e MIRAMARE
============================================

2011 01 12 - critiche a questo PUMT ed all approccio poco scientifico e professionale

PUMT facciamo una bozza, poi ne discutiamo con i cittadini e le organizzazioni.


Criticammo già questo approccio: poco ingegneristico!


Prima si deve analizzare per bene lo stato attuale, realizzare la base per poi formulare un piano che realizzi le esigenze della città, e coerente con gli obiettivi dell'amministrazione.


Così non è stato fatto!


Si è fatta invece una bozza di piano, base per critiche e modifiche, che nonostante numerose critiche è stata integralmente convertita nel documento definitivo.


Quindi "nessuna variazione" ma di fatto un piano di "autorità".


Tutto questo sarebbe "torto collo" accettabile se il risultato del piano fosse almeno allineato con quanto da un PUMT si richiede: aumento della vivibilità e della qualità dello spazio pubblico riducendo il traffico nei quartieri, riorganizzazione dell'intero sistema della mobilità, miglioramento del trasporto pubblico, incremento della sicurezza nella mobilità, diminuzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico, uso efficiente del territorio.


Per fare questo è necessario risolvere prima di tutto i grandi temi della mobilità, e quindi individuare i principali flussi di traffico, con origine e destinazione e dare loro un appropriato percorso, nonchè parcheggi adeguati ed efficaci soluzioni di interscambio.


Quindi integrazione e collaborazione fra traffico di mezzi pubblici, privati, ciclopedonale. Ma non si può comunque prescindere dal traffico stradale, dai principali flussi, e dai principali poli di attrazione.


Non riteniamo che questo PUMT sia adeguato.


Questo PUMT non ha evidenziato quali flussi vengono attratti da porto, ospedale, centri commerciali e scuole, che sono i principali poli attrattori; e quindi chiaramente non ha evidenziato le periodicità, gli "orari" di attrazione; i picchi di traffico generati dalla Costa Crociere ad esempio.


Non ha "detto" cose importanti, importantissime. Ha fatto una modesta raccolta di dati di traffico, ma sufficiente, dopo accurata elaborazione per adeguare la raccolta di dati sulle due ore e quella sulle 24 ore, ad avere una "fotografia" che indica che circa il 75%-80% di chi proviene dall'esterno dell'area centrale della città di Savona (triangolo funivie-fornaci-lavagnola) vuole andare in centro (triangolo torretta-mameli-porto).


Non ha detto che il 50% del traffico che entra in Savona da est proviene da Celle-Varazze.


Non ha detto, che l'Aurelia bis parte da Luceto, che lo svincolo Margonara è stato abolito dal ministero, che lo svincolo proposto dal comune in via Scotto è stato dichiarato dall'Anas incostruibile, e che quindi il traffico proveniente da Luceto non può uscire verso Savona centro ma deve andare ad uscire in corso Ricci, a nord del Gabbiano.


Non ha detto quindi che il traffico proveniente da Celle-Varazze e diretto in centro Savona deve andare ad imboccare l'Aurelia bis a Luceto, attraversando tutta Albisola Capo e Superiore, farsi tutta l'Aurelia bis fino a corso Ricci (Lavagnola), percorrersi ulteriori 3 chilometri, corso Ricci ed altre vie, per raggiungere il centro (Mameli-torretta-porto)!


Incredibile!


Secondo questo piano l'Aurelia bis è "la soluzione"!


Non è lo invece il casello Albamare, che guarda caso, uscendo alle funivie indirizzerebbe quel 75%-80% di traffico proprio dove quel traffico vuole andare, e cioè in centro, ma anche all'ospedale. E quindi togliendo dalla città traffico.


Ma questo PUMT non ha neppure parlato della proposta dell'ente porto di connettere il porto all'Aurelia bis attraverso il percorso Priamar-giardini eroe dei due mondi-corso Ricci, con numerosi sottopassi che snaturano il fronte mare e corso Ricci, ma che sopratutto convogliano in centro città tutto il traffico per il porto, una scelta assolutamente contraria a quei principi che vorrebbero invece liberare la città dal traffico.


Ha detto invece che bisogna girare l'uscita del casello di Albisola per mandare il traffico all'Aurelia bis a Luceto!


Ma Albisola non è fuori dall'ambito PUMT di Savona?


Poichè corso Ricci è già attualmente una strada con molto traffico, che cosa vuole fare l'amministrazione? convogliarvi ulteriore traffico che da levante vuole andare in centro (!) e tutto il traffico porto-autostrada?


E' assolutamente necessario riconsiderare il ruolo del casello Albamare che convoglierebbe gran parte del traffico verso quel centro città dove quel traffico vuole andare e quel tunnel sottoporto funivie-banchine che eliminerebbe totalmente tutto il traffico portuale dalla viabilità urbana.

2011 01 11 - la stampa - trasporti - piano del traffico pronto -ora tocca alle osservazioni

2010 12 21 - la stranezza del PUMT di Savona che impone di girare il casello di Albisola

PUMT di Savona.

Che cosa dice, che cosa non dice.

In sala rossa, 17 dic 2010, abbiamo fatto vedere un filmato del 1 dic 2008, sera in cui organizzammo un incontro con tutti gli esponenti di spicco della politica e delle associazioni: onorevoli, consiglieri regionali, sindaci, industriali.

In quella occasione Berruti espresse molto chiaramente molto apprezzamento verso la soluzione casello Albamare e garantì l'appoggio suo e del "consiglio" che già si era espresso all'unanimità a favore.

Scrisse in rappresentanza di 13 comuni al presidente della regione per caldeggiare Albamare, appello accolto dal Presidente Burlando.

Oggi nel PUMT si trova un'altra scelta: quella di convogliare il traffico attraverso l'Aurelia bis al casello di Albisola, che pertanto dovrà essere "girato", ovvero "rifatto", per poter supplire a questo compito.

Non esiste atto del comune in questo senso, quindi chi ha fatto questa scelta?

E' possibile che un comune Savona, decida scelte, quella di girare il casello, di competenza del comune di Albisola Superiore?

Nel PUMT, un documento tecnico, questa soluzione dovrebbe almeno essere confrontata con pro e contro con le alternative, e quindi Albamare, per decidere quale soluzione offra maggiori vantaggi al territorio.

Niente di tutto questo.

La scelta "appare" preferibile.

Appare non è una metodologia dell'ingegneria.

Quello che non dice.

Con Albamare si offre una conveniente soluzione al traffico pendolare di Varazze, che con 6 minuti di autostrada esce alle funivie, e si dimezza il traffico ad Albisola. Girando il casello di Albisola, questa opportunità non c'è, e quindi per ancora un tempo indefinito la situazione non cambierà.

Sul PUC di Savona c'è la proposta di connettere il porto, tramite un collegamento sotto i giardini eroe dei due mondi e con vistosi sottopassi sul fronte mare ed in corso Ricci, per raggiungere l'Aurelia bis a monte del Gabbiano, e transitare a cielo aperto fino alla Rusca, per raggiungere poi il casello di Albisola.

Quindi non solo il traffico porto-Albisola attuale, ma anche buona parte del traffico porto-casello Savona Vado.

Quindi corso Ricci dovrà diventare il principale collettore del traffico verso centro città e porto! Ma non si dovrebbe diminuire l'impatto del traffico in centro città?

Ed Albisola, il suo destino è diventare il principale casello di Savona, e vedere triplicato il traffico del suo casello con Savona?

2010 12 07 - eddyburg - Grandi opere e politiche del trasporto devastano territorio, economia e società - LA STRATEGIA A PEZZETTI DELLA GRANDI OPERE

estratto da:

Grandi opere e politiche del trasporto devastano territorio, economia e società
Data di pubblicazione: 07.12.2010 Autore: Donati, Anna

LA STRATEGIA “A PEZZETTI” DELLA GRANDI OPERE

I piani restano faraonici, gli annunci si sprecano, ma le risorse non ci sono per realizzare le grandi infrastrutture promesse dal governo Berlusconi.
Questo non induce alcun cambiamento di rotta,
anzi si escogitano scorciatoie sempre più pericolose
per non ammettere il fallimento.
Come ha fatto anche il Cipe del 18 novembre 2010
annunciando il via libera per 21 miliardi di opere pubbliche,
in realtà autorizzando lotti costruttivi,
cioè pezzi di opere nemmeno funzionali
che si sa quando cominciano e
non si sa dove e quando finiscono.

2011 01 09 - la stampa - trasporti - la regione taglia ed i bus si fermano

2011 01 06 - la stampa - trasporti - Nizza guarda al futuro

2019 12 29 - la stampa - trasporti - la delusione dei pendolari liguri