lunedì 5 gennaio 2015

2015 01 03 - Paolo Forzano - Boulevard Nizza - ovvero area ponente Savona

Piano urbanistico e piano "della viabilità" dovrebbero essere un tutt'uno. Lo hanno messo in pratica, e reso famoso, i romani, con innumerevoli esempi urbanistici: città costruite secondo uno schema di intersezioni di strade ortogonali che suddividono la città in isolati quadrangolari. 
Ma lo schema era già utilizzato dagli etruschi, i romani poi lo hanno “industrializzato” ed esteso tutto attorno al mediterraneo. Quando uno schema funziona, bisogna conservarlo.

Invece da tempo a Savona si procede unicamente in modo disgiunto, con iniziative non inserite nel contesto. Si avallano iniziative private, che hanno grandi difficoltà ad essere poi ricondotte ad uno schema logico, ad un progetto di valore urbanistico ambizioso che dia una grande attrattiva di sviluppo.
Il comune esercita una funzione di notaio invece che di "architetto", mentre “l’urbanistica” nella sua accezione più classica è “progetto del futuro” di una città, e non solo ragionamenti casa per casa.

C’è una zona di Savona molto interessante e promettente per lo sviluppo futuro della città: la zona dalle Fornaci a Zinola. Questa area sul mare, 2 km, ha un grande potenziale di sviluppo per attività turistiche: è lunga tanto quanto Barceloneta, l'area sul mare di Barcellona, dove è stata fatta una meravigliosa passeggiata a mare. Opera realizzata integralmente ed unitariamente con un progetto di recupero.

La città di Savona non procede assolutamente con un progetto unitario di sviluppo dell’area a mare di ponente, va a spizzichi e bocconi, peraltro molto poco ambiziosi.
Ha fatto un concorso di idee ed ha premiato un progetto assolutamente modesto e miope: un progetto che prevede di declassare via Nizza da arteria di scorrimento ad arteria di quartiere, senza prima definire una arteria di scorrimento alternativa. Restringimento della carreggiata, aiuole a verde, chicanes per limitare la velocità. 

Ancora più modesta la “passeggiata”, per cui la politica ed i progettisti non hanno trovato di meglio che realizzare una passerella in legno sollevata di circa un metro dalla spiaggia e con un percorso “davanti” agli stabilimenti balneari! Una totale assurdità! Non sembra abbiano mai visto che cosa fa il mare, quali danni fanno le mareggiate, non hanno forse nemmeno visto le cataste di detriti che tuttora sono sulle nostre spiagge. Ma poi ci devono spiegare la convivenza tra chi vuole “passeggiare” e chi invece dagli stabilimenti balneari a monte deve scavalcare la passeggiata per andare a prendere il sole o fare il bagno: una situazione mai vista! Quì il punto di domanda è: mai visto le passeggiate a mare di Nizza in Francia (larghezza 16 metri) o quelle bellissime di Barcellona, Tarragona, Valencia, Alicante, Almeria, Malaga, Marbella? Od anche semplicemente Vado Ligure, una passeggiata bella comoda ed attraente?

Come comitato che si occupa di viabilità nelle sue varie accezioni (auto, bus, treni, bici e pedoni) siamo molto delusi da quanto “progettato” dal comune per la parte ponente della città, sia dal declassamento di via Nizza, ristretta in modo ignobile (vedasi i recenti esempi via Stalingrado e via Braia), sia dalla parte ciclopedonale che è un esempio da “favelas” e non da città che vuole progettarsi un futuro attraente, e perarltro è anche una realizzazione fortemente contestata, inutilmente, dai gestori balneari.

Dal punto edilizio, nell'area Solimano, si stanno concedendo licenze di costruzione, si stanno aumentando i volumi, in cambio della realizzazione di una porzione di passeggiata. 
Ma quello che mi sembra stridere veramente è la mancanza di un progetto di passeggiata integrale ed attrattiva: tutta l’area deve essere oggetto di un intervento di valore, un progetto che dia un impulso economico ed attrattivo alla città.

Questa città, così come in passato, vuole ancora continuare così, alla giornata, a spizzicchi e bocconi! Dove pensiamo di andare? Non sarebbe meglio, invece che discutere su qualche metro cubo in più od in meno, discutere sul futuro della nostra città con coraggio e lungimiranza, gettare le fondamenta affinchè una buona parte di Savona "cambi" faccia, diventi trainante, ed in un modo che tutti gli imprenditori abbiano la loro parte. Invece che pensare a tanti piccoli orticelli uno per volta, realizzare invece un disegno più attraente per tutti.

Berruti ha parlato di via Nizza boulevard, evocando forse Nizza in Francia. Ma lì non hanno strangolato la viabilità: la strada ha almeno tre corsie per senso di marcia, e la passeggiata ciclo-pedonale è di 16 metri di larghezza! Ed allora signor sindaco non possiamo condividere il suo entusiasmo per le proposte del comune di Savona così misere! Serve ben altro!

Lei disse anche che i volumi del PUC dovevano essere plasmati diversamente: più volumi sul fronte mare. Ed allora considerando che in centro, nelle aree binario blu ci starebbero forse più opportunamente strutture quali il nuovo tribunale, auditorium, congressi, mercato, parcheggi multipiano, le vorrei proporre di considerare di rivedere totalmente l’area tra i cantieri Solimano e le fornaci, concentrando in un unico volume tutte le costruzioni Savonesi (un grattacielo “bello” “attraente” con tanti parcheggi) e realizzare una passeggiata di 500 metri di lunghezza larga 17 metri, con accanto una strada a doppio senso di marcia dedicata alla zona mare, con 200 posti auto a lato. Per il grattacielo mi sono ispirato al marina-city di Chicago con grandi terrazzi per ogni finestra e per la passeggiata a quella di Barcellona. Un palazzo spettacolare. Una passeggiata di grande attrazione. 

Nell’area binario blu erano previsti: 10.217 mq residenziali, 8.000 direzionali, 2.000 commerciali,  mentre nell’area Solimano 7.000 residenziale per un  totale 27.000.

Uno dei due grattacieli di marina-city ha 50.000 mq di residenziale più 23.000 di parcheggio nei 19 piani più bassi. Dimezzandone l’altezza ci sarebbe una realizzazione che comprenderebbe tutti i volumi binario blu e Solimano.






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