mercoledì 27 ottobre 2010

Prefetto, Provincia, Comuni, Anas, Autostrade: per dare risposte pronte un 118 della strada


Sono poco convinto della risposta che ha dato la società autostrade al sindaco
Orsi, così come la risposta di Orsi "se non è in grado di gestire il casello lo
chiuda".

Quantunque penso che la risposta di Orsi sia solo una reazione alla
risposta di Autostrade.

Ma oltre a quanto ho già detto l'altro ieri a proposito
di sinergia strada-autostrada vorrei aggiungere, vista la risposta di
Autostrade, qualche considerazione da ex pendolare in auto con Genova, e qualche
considerazione sulla gestione degli ingressi/uscite in autostrada.

Punto 1.
Intanto vorrei dire che nel tratto Voltri-Genova Ovest, mia destinazione, le
code sono quotidiane. Code su entrambe le corsie. Pertanto l'affermazione della
società autostrade che chiudere una uscita per aprire un ingresso avrebbe
provocato un allungamento della coda in uscita fino alla carreggiata
autostradale e quindi essere fonte di pericolo tamponamenti "regge poco".

Regge poco perchè tale pericolo esiste quotidianamente tra Voltri e Genova ovest: chi
non ha mai trovato ad esempio la coda in curva a Pegli, dove le auto ferme in
curva praticamente non si vedono perchè sono coperte alla vista dalla
spropositata altezza dei guard rails?

Punto 2.
Avete mai provato l'ebbrezza della roulette russa, tentando di immettervi a Genova aeroporto, direzione
Savona? od anche il pericolo dell'uscita, proveniendo da Savona? Questo sì, che
è un vero enorme quotidiano pericolo. Eppure continua a stare lì.

Per chi non conosce: qualche anno fa lo svincolo è stato rifatto, ma è stato migliorato solo
lato Genova centro. Nessun miglioramento lato Savona, anzi è stata accorciata la
corsia di accelerazione.

Chi esce si trova appena allo sbocco della galleria una curva a destra piuttosto repentina, e poi la coda del casello, che è subito lì. Spesso la coda per l'uscita comincia in galleria. Per immettersi, direzione
Savona, è qui che sta la grande quotidiana roulette: l'immissione è in una curva
a destra e la corsia di accelerazione è di soli 30 metri, con a fine corsia una
strozzatura della corsia proprio all'imbocco della galleria!

E' anche evidente la difficoltà di vedere i veicoli in arrivo sulla corsia su cui ci si dovrebbe
immettere, che se rispettosi del limite vanno ad 80 km/h. Pertanto è difficile
gestire il momento di accelerare, con la valutazione della possibilità di
immissione guardando i veicoli in arrivo, e tener conto che se non si può
entrare in corsia bisogna frenare, altrimenti si sbatte nel muro! Ma se ci si
ferma a fine corsia, l'immissione poi è ancora più pericolosa.

Ho fatto questo esempio perchè la situazione di pericolosità di questo punto è elevatissima, ma
comunque la situazione è tollerata, e nonostante la gravità tutto va avanti "in
normale amministrazione".

Dopo queste due premesse su situazioni fisiche della rete, qualche parola sulla gestione.
Le code nel genovese sono spesso preannunciate dai cartelloni fissi o da quelli a bordo furgone: ebbene ad
Albisola si sarebbe potuto fare altrettanto!

Magari aggiungendo qualche cartello sulla strada annunciante necessità di rallentamento. Con una buona gestione
dell'evento, si sarebbe potuto mitigarne fortemente le conseguenze. Quindi la
società Autostrade dovrebbe avere più flessibilità nella gestione, e molta più
attenzione al territorio.

Ma anche le nostre amministrazioni dovrebbero fare qualcosa di più.
Prefetto, Provincia, Comuni, Anas, Autostrade potrebbero fare
qualcosa di attivo per dare risposte pronte, una specie di 118 della strada, una
centrale di gestione dei problemi della comunità.
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Certo che ci vuole "buona volontà" da parte di tutti!
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