lunedì 10 marzo 2008

Il ministro Di Pietro parla con Forzano Paolo di casello Albamare ed Aurelia bis


Oggi pomeriggio il ministro Di Pietro a Savona per firmare l'accordo Regione, Provincia, Anas per il passaggio della proprietà dell'Aurelia dalle amministrazioni locali all'Anas e del protocollo d'intesa per l'Aurelia bis Albisola Savona. Il Presidente del CCA, Forzano Paolo, ha presentato al Ministro un dossier che illustra le ragioni per cui il comitato si è formato e sta chiedendo alle istituzioni la realizzazione del casello Albamare, e lo ha accompagnato con la copia delle 5.000 firme raccolte. Durante la permanenza in provincia il Ministro ha scorso il dossier ed ha chiesto di parlare con Forzano Paolo per approfondire l'argomento, questo nonostante lo stretto ruolino di marcia del Ministro, in visita a numerose località italiane. Il ministro ha ritenuto molto interessante la spiegazione ed ha detto che passerà la pratica al Presidente dell'Anas affinchè la prenda in considerazione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto su LA STAMPA.
ottimo
come mai silenzio dal Secolo XIX?
andrea

Anonimo ha detto...

Ma se facessero il casello di Albamare, migliorassero i trasporti pubblici, disincentivassero l'uso dell'auto privata con una corretta politica dei parcheggi, facessero funzionare la ferrovia anche per un uso mertopolitano (come a GE), come potrebbero distribuire appalti per 300 milioni di euro (nostri) e mantenere la loro politica clientelare?

Anonimo ha detto...

qualunque progetto di Aurelia bis che contenga al suo interno lo "squartamento" del cuore della città di Savona è da respingere decisamente. Non si può pensare, infatti che si possano realizzare uscite metropolitane in via Falletti (!?) o in via Schiantapetto, dopo aver trapanato il sottosuolo di mezza città, con rischio accertato di crollo per almeno un palazzo di via Mignone.
L'unica Aurelia bis compatibile dal punto di vista ambientale e sociale è quella che si ricaverebbe con il declassamento del tratto autostradale interessato.
Amministratori e tecnici lungimiranti e rispettosi della città e della sua storia, dovrebbero pensarci benee!
Doris Zanatta
consigliere II Circoscrizione
Villapiana

Anonimo ha detto...

pienamente d'accordo con Doris Zanatta sul fatto che l'unica Aurelia bis compatibile col territorio savonese è il declassamento dell'autostrada dal casello di Celle Ligure a Savona: l'autostrada in quel tratto è stretta, piena di curve pericolose, senza aree di sosta e di emergenza. Per di più scorre anche in mezzo a case di vari quartieri e paesi: sarebbe ideale come Aurelia bis in quanto avrebbe anche moltissimi punti di facile contatto. Pensiamo solo ad usarla per uscire dalla Rusca verso vis Tissoni o verso Albisola!