martedì 7 settembre 2010

2010 09 07 - IVG - il comitato casello Albamare spegne 3 candeline - il punto di Paolo Forzano






Martedi , 7 Settembre 2010









Il Comitato Casello Albamare spegne 3 candeline:
il punto di Paolo Forzano

ARTICOLO N° 102345 DEL 07 SETTEMBRE 2010 DELLE ORE 15:38

Savona. Il comitato casello Albamare spegne tre candeline e il presidente Paolo Forzano ne approffitta per fare il punto della situazione e riassumere in breve le principali tematiche di cui si sono occupati: “Lo scopo del Comitato, formato da cittadini del comprensorio savonese è quello, lo dice il suo statuto, di informare e promuovere discussioni sul problemi del traffico ma anche essere di stimolo e collaborare con le istituzioni affinchè i gravi problemi causati da un traffico da troppo tempo non più sostenibile possano trovare soluzione, in tempi brevi”.

“Sul PUM tutte le proposte che il comitato ha fatto, non sono a se stanti ma sono ispirate da una visione integrata delle varie componenti del traffico: ciclo-pedonale, privato, pubblico, traffico locale e passante, parcheggi. E’ per questo che da anni chiediamo che Savona, meglio sarebbe stato il comprensorio, si doti di un Piano Urbano della Mobilità, ed è per questo che il comitato ha voluto incontrare Polinomia, la società milanese incaricata recentemente di estendere il PUM per Savona” spiega Forzano.

“Sull’Aurelia bis e la sua prosecuzione a levante, Luceto-Celle Ligure dobbiamo rilevare che purtoppo questa realizzazione, in corso d’opera, è stata decurtata del tratto fondamentale da Luceto a capo Torre, che avrebbe permesso di acquisire il traffico proveniente da Celle-Varazze e quello dalla statale di Sassello, oltre il 60% del traffico che da Albissola va a Savona; la completa realizzazione non avrebbe comunque acquisito il traffico che uscendo dal casello di Albisola è diretto a Savona, se non intervenendo con ulteriori opere, tra cui una profonda modifica del casello di Albisola. Vista la bocciatura del progetto originario, la prosecuzione verso est è problematica, ed in ogni caso, difficile, costosa, con tempi lunghi” osservano dal Comitato.
“Esiste la possibilità di discendere lungo il fiume fino al rilevato ferroviario, e da lì proseguire in adiacenza fino alla collina dei Siri per poi in galleria arrivare a capo Torre: diversi punti critici tra cui il collegamento con il casello autostradale e l’innesto con corso Mazzini, ma cosa più grave è aggiungere in centro città un cospicuo volume di traffico 15.000 veicoli da Celle più 3000 veicoli dal casello Albisola per Savona fino a Luceto. Meglio sarebbe una biforcazione dell’Aurelia bis da Margonara che in tunnel subacqueo raggiungesse capo Torre ed acquisisse il traffico litoraneo, più il casello Albamare che invece acquisirebbe il traffico autostradale per Savona centro, ospedale, porto” spiegano ancora gli esponenti del “Casello Albamare”.

“Sullo svincolo Aurelia bis di via Scotto lo svincolo progettato dallo studio Rodino di Torino per unificare i due semisvincoli di Margonare e Funivie e per ovviare al passaggio sotto le case di via Scotto, presentava gravi lacune funzionali, che il comitato ha messo in evidenza, quali la mancanza di una rampa dalla rotatoria inferiore verso Savona e conseguentemente la somma di correnti di traffico che su due rotatorie sarebbe stato superiore al traffico attuale. Obiezioni raccolte da Anas. Il casello Albamare posto immediatamente alle spalle dell’ospedale e con uscita alle funivie, consentirebbe di convogliare una consistente quantità di traffico da levante, dimezzando circa il numero di veicoli in attraversamento ad Albisola ma soprattutto veicolando tutti i veicoli pesanti diretti al porto; ma anche dal casello di Savona-Vado dirotterebbe un gran numero di veicoli specie pesanti che aggravano fortemente la vivibilità di corso t&B e di corso Mazzini” aggiunge Forzano.

“Il naturale complemento al casello è la prosecuzione della rampa che dal casello scende alle funivie con un tunnel sottoporto che scaricherebbe direttamente in porto tutto il traffico lì diretto, ed anzi potrebbe, in congiunzione alla recente bretella portuale costituire una alternativa al passaggio obbligato di piazza Leon Pancaldo, rendendo tale zona di fatto a traffico limitato. Sull’inversione del senso di marcia di via Paleocapa ed accesso a Savona centro da via Berlingeri crediamo che questa possibilità, di veloce ed economica realizzazione, consentirebbe di eliminare quel tappo di auto che non riescono ad entrare in via Paleocapa e che si aggrovigliano col flusso di auto che scende da via Berlingeri: una soluzione perfettamente compatibile con la pedonalizzazione di via Paleocapa”.

“Sui problemi di Villapiana diciamo che servono nuovi accessi, Perugia-Provincia, Falletti-Funivie ed un nuovo ponte di collegamento con l’oltreletimbro, nonchè un sostanzioso potenziamento del parcheggio di via Piave. E’ per questo che riteniamo che un eventuale parcheggio come quello progettato in via Falletti debba essere fatto solo dopo aver definito una buona viabilità. Servono nuovi anelli di viabilità interna al quartiere: tramite l’abbattimento del ponte di via San Lorenzo si porta allo stesso livello via Falletti e via San Lorenzo e si aprono quindi diverse opportunità di circolazione interna al quartiere, alleviando sensibilmente la criticità attuale”.

“Il comitato Albamare non vuole ‘promuovere’ il trasporto privato, ma vuole invece migliorare la qualità della vita dei cittadini tramite azioni e progetti che mitighino l’impatto che oggi abbiamo dal trasporto su gomma perchè per troppo tempo nulla si è fatto. E’ evidente che in conseguenza del casello Albamare e del tunnel sottoporto il transito di veicoli sulla litoranea diminuirebbe di molto, consentendo ai mezzi pubblici velocità di servizio adeguate, e quindi rendendo il servizio più appetibile di quello attuale, con mezzi che stanno in coda con le auto. Non servirebbero nè corsie preferenziali
nè metropolitane. In molti oggi chiedono autobus per l’ospedale: ma perchè non costruire un ascensore Aurelia-Ospedale che con soli 150 metri collegherebbe direttamente pronto soccorso-analisi-altri reparti ospedalieri con tutte le
linee in transito sull’Aurelia senza inerpicarsi sulle strade di collina?”.
“Abbiamo fatto anche una serata in Sala Rossa per suggerire di eliminare tutta la varia tipologia di treni vetusti con nuovi moderni treni metropolitani. La velocità dei treni è drammaticamente scesa. Meglio treni metropolitani con forte accelerazione e frenatura, con velocità di accesso. Consentirebbero 15-20 minuti di percorrenza in meno con Genova. Fermate in tutte le stazioni. Oggi qualche treno sta fermo 15 minuti a Savona e non si ferma a Quiliano-Vado! Anche
quì bisogna agire. La linea ferroviaria per Valbormida e Torino dovrebbe essere rivista specie nel materiale ferroviario, sono solo 140 km, ma che tempi! In poco più di un’ora Savona potrebbe raggiungere Torino, praticamente come ora con
Genova”.

“Un’ultimo punto, ma importante: Savona una città portuale non ha un parcheggio camion. Quando nevica o c’è uno sciopero in Francia, TIR dappertutto: area P casello, sulla superstrada, ed anche sulle strade limitrofe. Tra il casello di
Savona Vado direzione Torino esiste una valletta che riempita con lo smarino dell’Aurelia bis potrebbe essere facilmente trasformata in uno spaziosa area di parcheggio e di assistenza camion”.

“Al sindaco di Stella Anselmo Biale, che è stato il primo a capire l’importanza del casello Albamare, si sono associati altri 12 sindaci; il sindaco di Savona Berruti ha poi scritto a nome di tutti al presidente della regione Liguria affinchè prendesse in considerazione la possibilità di realizzare questo casello.

Burlando ha risposto affermativamente e la regione sta compiendo passi in quella direzione, ma il tempo passa, ed il comitato casello Albamare gradirebbe una accelerazione dei tempi” conclude Paolo Forzano.

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